domenica 5 maggio 2013

Una bella inquadratura degli universitari quasi tutti.



Una bella inquadratura degli universitari quasi tutti.

Dalla ventesima alla ventunesima
regione di decisione temporale immacolata
e arbitraria
siamo scesi su e giù nei tanti vortici
ostentando macchine o scarpe.
Essendo quindi breve il tragitto
dalla borghesia familiare a quella adolescenziale
finalmente potevamo permetterci
         diverse varietà di droga (non solo smerciata illegalmente)

Brillano ora i cruscotti lucidati
con sputo e detergenti chimici
Brillano ora le chiavi fiammanti
ma non brilla più alcuna stella
se non la inquini
col gas.

Le anime dei giovani non vogliono
la rivoluzione, sia chiaro. Non rivoltarsi è davvero molto divertente
e alla moda.
Allora puoi vedere stanze e luoghi di culto
dove tutti pregano
schermi e telecamere affusolate
e infanzie cristalline
e la messa pubblicitaria
assapora quanto ormai godiamo morbosamente
prima di vergognarci.

Bucati nelle vene
esaliamo respiri sudati
e facciamo del sesso veloce
lontani dai genitori genetici
dai genitori orwelliani
dai genitori politici
e da quelli religiosi
ché ai giovani la religione
sta quasi sempre stretta
così come il fascismo,
anche se poi indossano favolosamente
vestiti fatti di giornali mafiosi
di saponi per la pelle di Mediaset
di tanti soldi così tanti che ne hai da buttare.
In fin dei conti la gente si è ammalata
per lo più di sanità, sanitari e calcio.
Quindi, somministreranno a loro stessi
ed ai loro stessi figli (con molta simbiosi)
dosi elevate ma –dicono- non nocive
di stress e aspettative umilianti dentro
ma saranno ok.
Le cose veloci saranno nascoste a breve
e l’interiorità tagliata a pezzetti
si perderà nei boschi meditando
amori osceni e incestuosi
con se stessa,
martirii su selciati spenti ,
viali rosa,
poesia
e molestie alle brave persone
infettate dai disinfettanti economici.

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