sabato 25 maggio 2013

Su un muro con delle scritte stupende.



Su un muro con delle scritte stupende.

L’uomo ha distrutto la natura
come il fumo distrugge i polmoni,
ci restano solo le scritte dei supermercati
gigantesche neo-divinità al neon,
le forme del cielo senza senso
perché i palazzi e le antenne e l’elettromagnetismo
lo limitano nell’estensione.
Mi danno alberi e vedo autostrade
colli e vedo finestre
notte e vedo luce
luce e buio
foglie e non vedo più nulla.
Che dobbiamo farne del
capitalismo
e delle ceneri di Gramsci
disperse su spiagge
in mari di pesci-lattina?
Che dobbiamo farne del
consumismo
che sta consumandoci l’anima?
La televisione è mostruosa, è un tubo
Tentacolare
che ti succhia via l’autostima, e
a me personalmente ha ammazzato il tempo.
Maledetti canoni!
Ora che non c’è più orologio
che tenga
voglio sempre essere nel 1999 o nel 2002.
La televisione imparerà a fottere, un giorno,
e allora anche l’amore
cadrà nel sangue che ha versato e nei cromosomi deformi
e nelle sindromi di Dawn della nuova fantastica era;
I sistemi sbandiereranno altri sistemi,
le società merdose altre società merdose,
e in tv solo altre tv da vedere, fin quando non ci avranno
sbrindellato l’anima e saremo imbottiti come materassi
per televendite, come elettrodomestici rotti ma vivi.
Le cose non muoiono,
gli uomini sì.

Trasgredire è in realtà l’essere normali,
perché l’uomo è meschinamente un animale con meno peli e più occhi,
è giustamente pazzo o schizofrenico
violento
complessato.
Il suo più grande male è l’anti-volontà che lo ha aggregato con altri.
La natura! Dicono i manifesti di ucciderla!
Di uccidere
l’omosessualità, le droghe, il suicidio fine a sé stesso
(e a chi sennò?).
La società è solo una macchina che lubrifica altre
Macchine che lubrificano altri noi.


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