mercoledì 30 aprile 2014

Giornata Pesante



Giornata Pesante

Ve li ho lasciati
i segni
per riconoscere
determinate cose

I miei occhi
hanno un qualche
tiranno
che li bersaglia
di eserciti,
non ho proprio
la forza
per fare centro

Mi addannerò
tra qualche minuto.
Per ora
mi troverei meglio
a stare nudo
davvero poco isolato
per dargli un senso
e gli animali
se ne starebbero
zitti e fermi
per qualche ragione
costretti
a immaginare
il suono del post-morte
da una galleria
veramente psichedelica .
Dentro l’aiuola si nascondeva
Willy
cercando di far ridere la gente
coi suoi buffi tentativi
di sbranarsela
la gente.

Non oso pensare
alle cause
che ti hanno portato
ad essere verde
e vestita di verde

Una ballerina russa
si fa la doccia
e poi andrà a farsi scannare
poco più in là
mentre il pubblico
le spacca tutta l’autostima
che ha

In ogni momento
è molto probabile
che non abbia vissuto
La lingua
diventa sempre
più schifosa
e pronta all’uso.
Ma fermatevi un attimo
a pensare
porca madonna!

È giusto anche
odiarsi
a volte

Non mi pare
che c’ero,
tutte con la loro testa
sul mio cazzo di petto
Qualsiasi cosa è la più difficile
quasi sicuramente.

Non avevo scuse
per stare rinchiuso
in uno spazio che non esiste.

lunedì 28 aprile 2014

Auro

Ero quite near
a Mary Jane Watson
in una specie
di manicomio
di centro sociale
acceso.
Nella psy-trance
inutile dirlo
io voglio vomitare
davvero
e definitivamente

La versione mia
non c'è

Mussà chiama
quelli del paradiso
"Mi potete fare un pò di
luce? "

Massacri
non ne ho
le rivedo tutte e tre
in 20 metri
una jungla
che velocemente
puoi attraversare
è la tua
e ad ogni modo
il tempo
rischia
di fratturarci tutti
e non ci sara più
tu e l'annientarsi
più in là
e i determinati
casini e bordelli
e i nostri vizi
e il male è la cosa migliore
a un certo punto

"Tanto passerò tutta la notte con quest'uomo"

Dall'altra parte
ogni ombra
si trova un deserto
in cui stare,
sarai la pelle di te stesso
e degli altri

Pazzesco.
Siamo sotto controllo.
La terra
è testa di cazzo
e si fa scuotere
un bordello.
Loro due
vanno a genio
con la droga
le chiamerei
catastrofi del caso
con continue
manifestazioni
di fuochi dentro

venerdì 25 aprile 2014

Monkey Island



Monkey Island

Ennesima cosa
per quello scheletro
di Eugenio
che è mio fratello

Ad ogni modo
ogni violenza
è violenza
per forza di cose
ti ci ritrovi dentro

L’onanismo
è più che giusto
da tutti questi
oscuri
momenti
mi ricorderò
di essere stato
stronzo
e di essere
dimagrito troppo

Cancri
e centinaia e centinaia
di idee
che ti esplodono la testa

Ma non mi hai
mai espulso
di classe
in una vita fa
ci siamo
mandati a fanculo a vicenda
un po’ troppo congelati

e annientami

Siamo alberi schifosi
del cazzo

Non è niente male
il secondo livello
della campagna
di Halo 2
o Coagulazione.
Alcuni di noi
lì dentro ci vivono!
Da Quake
da Sacred
da Warcraft 3
da Doom
da Wolfenstein
nessuno ci esce mai giusto.
Ci siamo persi nelle foreste
di Turok
o a Zanzibar
con Sir Daniel Fortesque
tutti intrippati male
coi tornei di Tekken
si campa di nulla

Non è corretto
avere
un passato
(pesante!!)

Io non ci sono
non ci sarò mai,
e ci si commuove
per nulla
perché il nulla
è perfetto.
Ad ogni attimo
sarai un altro
e ti ci annienti il cervello
se vuoi che gli altri
non ti incatenino a qualcosa
a qualsiasi cosa

È  stronza l’infanzia
ma sei più stronza
tu

Ho vomitato in quel centro sociale
e anche Gioacchino ci ha vomitato.
È sputarsi via l’avvelenamento
così per giocarci un po’.
Tantissimo francesi
che svisionano
e muoiono
come iene

Io
ho
determinate
DEFORMAZIONI
NELLA SUPER-MALATTIA
NON MI PARE DI ESSERCI VERAMENTE
STATO
SIAMO INFORMAZIONI
CHE PIANGONO
E DOBBIAMO
PIANGERE.

Si è rotto tutto
Si era rotto davvero
tutto

giovedì 24 aprile 2014

Qualunque anarchia



Qualunque anarchia

Qualunque anarchia,
e anche piccole disposizioni
noiose,
ed è un velo.

Io non ritornerei

A tutti i loro breve spazio
di porcherie Torquemada
e tecnologie

Qualcosa stava provando poco fa
a rompermi il cuore con le Vans

In uno stato
senza vento
le lesbiche tengono in mano
un sole disobbediente,
otturateci!

Ogni volta sono
le ultime parole

I narvali




I narvali

Intanto
ci hanno dominato
e domato.
I leoni marini
indomabili

Credo nel mio scheletro
e all’Old King Kole,
in fondo non siamo

Ti spaccherò  il cervello
“Fatti vedere un po’”
Nel tempo ci hanno lasciati
mille volte
Acireale
merda



I narvali blu scuro
e il tuo amore al contrario
un mare di schifezze
perverse e in apnea
letti bianchissimi