domenica 30 marzo 2014

Annoiarsi da soli è un classico, un classico dico io.
E poi ad un tratto ci si è messi in mezzo al gioco, così, così.
Via dalla sobrietà, ce l'ho nel gene io il devasto, e non parlo solo di droghe.
Ma non è poi così vero che lei mi ama.

Mmmh mmh un'interessante conclusione vorrei dire tutto a tutti ma è impossibile.
mmh mmh un'interessantissima conclusione ma non così casuale quella di innamorarsi in continuazione
di altre. Una cosa che non so se succede.
Mi hai fatto una sega su degli scalini poco dopo la bomba e l'esplodersi, mi hai fatto una sega su degli scalini ma a me sembravi un'altra ragazza, una sorta di doppia visione per così dire, non ci ripenso se non quando è fuori luogo.

venerdì 28 marzo 2014

Sentimental Journey



19-03-2014 23-04-2014

19-03 04:25 P.M.

Ed eri nera come la strada
qualcosa di eccessivamente biondo.
Tanto sei più o meno la ex
dei fratelli e poco importa divertirsi

Uno spazio onirico chiuso a sé
un vermicello nel pensiero
fin quando non ci allippiamo
poi tutto lentamente torna
chè d’altronde la mattinata
è passata con Louis Armstrong
e la nudità travestita
da nicotina rollata
non si chiede perché.

E due belve
si scambiano
24 sfaccettature d’amore
con un solo gesto
Vicino ad un finestrino
e faccio esperienza dello
spostamento
dei punti di vista

Ed è un bisogno quello
di esprimersi e di potersi
guardare
ed è il bisogno del veleno
e delle rocce dall’alto

L’airone oggi non
impazzisce né guarda
al tempo

Un promemoria per lo spadino
ed annacquare la dipendenza
e vederci morire,
ma non sono cose del tutto fuoriuscite da me
che importa?

I profumi ce li vendono lo stesso
e anche la mancanza o l’ansia
tutto si calcola per poter poi
veder nascere crescere e quindi
non ricrescere
le coppie ammanettatesi a vicenda

Eppure per stanotte
posso anche averti amato parecchio
ed essere caduto
dalla tua spalla
in una breve vaghezza.
La hostess inglese
è la dolcezza fatta persona
nonostante qualche cicatrice
e qualche rush sulla pelle

È solo azoto in sospensione
e non mi ricordo perfettamente
i tuoi lineamenti alternativi,
se non ci fosse il finestrino
sicuramente sarebbe vero
l’oltretomba fuori.

*


Ho poche armature
le ragazze bolognesi
si imbottiscono
a ruota
e in fondo
siamo tutti spacciatori

Sento comunque qualcosa
che si può comunicare

E in ogni caso
mi ammazzo
e vedo solo
piccole evasioni
da carceri della Louisiana
tutti immersi nel sole
e nel bambù

Ci si autorigenera
e Pasolini lo abbraccerei

Intanto
il Supereroe si stanca
e lei di tanto in tanto
vomita
qualche ironia
Tranquilli
tante cose
non si possono
spiegare
è lei la ragazza azzurra
sotto la luna
la accompagna
una voce giapponese
di malinconica
sessualità

Io mi dimostro
quasi come un’ombra
che esce dal cappello,
ho sempre voglia 
di devastarmi.
È lei che
si sottopone
a esercizi spirituali
per purificarsi
dalla natura.


*

20-03 04:17 P.M.

Saltiamo in un secondo
in una fiction
La casa era piena di Hippie
che esitavano a scaldarsi
dalla fiumana

Lì molti tipi di erba
e ragazzini di una certa
etnia
rinchiudono Maria
nei forni crematori
Lei è un’anima
distrutta dalle spade.

E già che ci siamo
voglio il massacro

Tante cose mi sono passate
per la testa
in questo gelido
momento
D’altronde che abbiamo potuto
dare?
Le pietre guardale
mentre sussurrano,
i rettili e il regno dei cieli
e poi il sole e l’assenza

Tranquillamente avrò voglia
di spezzarmi  in due
e di concedere spazio
agli alieni

Tante schiene si sono rotte
mentre si amava
è lo sforzo di darsi
come un controller
o un’idiozia

Non voglio nessuna tisana
i suoi capelli sono il male di vivere
e l’autoritratto all’inferno,
e poi si è fermata a ricordare
dove potesse essere finita
quella piccola scacchiera

è bella
e assolutamente
andata a male
e una loop station
e una scheda audio esterna
restano intatti
a incatenarci

Tutto questo luogo
è sporco
Io e lei e il motorino
nel regno dei ghiacciai

Molto semplicemente
andremo avanti
a scommesse
e paranoie
e pasticche piccole
Gli dei indiani
sussurravano
ma non ne abbiamo
più traccia.
Gli elefanti
festeggiano la morte
con funerali stupendi,
l’ottava che ci separa
è pur sempre una cosa
poetica

La signora urla
una qualche nevrosi
che l’asseconda
in un prato verde.
Inquadratura su un vasto momento
di perdizione in noi stessi,
siamo scheletri.

*

È stata lenta comunque
tutta l’esperienza
lei può anche leggere
versi
e sembrare un’arpa
ma non si può sfuggire
dal cranio

Adesso finisce la notte
e noi siamo esattamente
finiti.
Sotto coperte a quadri
riconosciamo  che
se solamente fossimo stati
più veloci
l’avremmo anche potuta
prender e

è il mondo che si accoltella
allo stomaco,
è tutta la percezione
che si immerge nella gola
del mostro
per toccargli la bronchite
Poi un altro deserto
avana pieno di spose
e di notti

Andrò avanti
quasi fino alla disintegrazione
come un grillotalpa
I cani scappano
e fondano spesso famiglie
accolti dai benzinai

Qualcosa come una sala
di una festa di matrimonio
dove tutto è nero
e tutti se ne sono andati
c’è una certa paura
delle camerette rosa
delle bambole brutte.

21-03 12:35 P.M.

Insomma tanto vale
disperdersi
tanti comprendono
il rosso
o le toilette distrutte

Da quando ho preso parte
alla rivoluzione
le cose sono inclini
ad annullarsi
poi dopotutto è plausibile
scopare o sperimentare la morte
ed eclissarsi dopo un po’.

Combo di cipressi & MD
e magari
contorti iron-fist tournament

La strada aveva un non so che
di orwelliano
oh un giorno il tempo
si svuotò
ed è comunque essere sani
nelle foreste d’eucalipto
nelle serre del pleistocene

Un cimitero inglese
come un templio
di Delfi,
scordateci sotto cespugli di AK-47
mentre le schiere
lasciano dietro
paludi e sax di metallo psichedelico,
si è certi della bellezza?
E dell’ambiguità?

Spawn è venuto
da Venezia
in una danza
di decadimento.
Eppure era uno a posto!
Non notavi tutte quelle
porcate che finiscono per abbellirti.

Pirandello spesso
fuma oppio
dietro di noi
per ricordarci
di estraniare
la prospettiva.

Tipico innamorarsi
un po’ alla svelta

Il randagio
dava dolci alle bambine
si presenta
come un buon uomo,
figlio
dei fuochi aztechi
e dei flipper,
si perde il controllo
in continuazione voli
di seppia
meduse giganti immense
su un corpo mai visto
non così facile
disegnare
lo smarrimento

*

01:21 A.M.

Non è stato facile
arrivare ad innamorarsi
così tanto
e si idealizza
un luogo fresco.
Convinti che io le abbia
toccato il culo!

Già da me
sto squallore
sviene
e poi
alla lunga
ne usciamo
tutti storti
Ho unghie
per i muri della terra
oh ci morirei
nella tua saliva
è un doppiaggio
è solo un doppiaggio.
Un totem con troppe
teste e ministri,
e roba scaduta,
e inseguire.
Lo strumento
piange
tra divinità sanscrite
ci perdiamo a posta!
ci sbaviamo a posta!
La morte è una rosa morbida
sprofondata.

Era solo una pazza
tramortita da una famiglia,
“una stronza”
penserò senza dirlo.

Nel letto tutto rosso
eravamo in tre
il buio
è pasoliniano
mi vergognerò un po’
a spogliarti
e a vederti svenire
e parlare poco inglese
al primo demonio che capita,
contarsi le pelli addosso.

22 03 06:21 P.M.

e non è mai
stato risolto
il momento
in cui ho compreso
(senza ragionamenti
logici)
che non te ne andrai mai

In orge psichedeliche
appena chiedono soldi
scompaiono un po’ tutti
ma avevi comunque
una voce
da donna
e va bene

Dopo aver rotto l’osso del collo
ritrovo cavi elettrici
sparsi blu e rossi
e striknina,
e si apre la scatola
dell’inesprimibile,
mostra una pupilla
delle forbici
un gomitolo
appesi all’orrore.
La democrazia
è così distante
da me!

Tanto vale ricoprirsi
di ossimori
e affermarsi
in quanto disgustosi essere
chiamati “se stessi”,
la nave affonda una quarantina di volte
a loop
io non so talmente
chiudere
la situazione sociale
probabilmente perché
non esiste

Scoprirai
uno schifoso soffermarsi
sui dettagli
e Berenice si masturba
da sola in camerette
rosse per lo più
ama farsi chiamare “whore”
e disperdere il vizio
dentro alberi ammattiti
Cercare qualcosa di nuovo
non è così difficile
ti amo se ti impicchi
per me
giù dai rami
dello stupore.


*

Al tavolo si mescola
una breve fluttuanza
brillante:
il poeta viene dalla sardegna
con occhi enormi,
vorrebbe tornare
alle sue prime volte,
si corrode come un ramo
è un’anima col massimo
riverbero,
scherza su tutto;

lei e lui
fuggono dalla legge
e fondano centri sociali
tranquillizzati dall’immensa ironia.

Ora scommetto
che mi separerò
dagli eventi
in un’interpretazione
pazza di sesso
 come una baccante,
oltraggi alle sfere più alte
miseramente
ghiande e torture da svegli,
il mondo dentro
 esiste.

*

Forse non è lei
a guardare me
ma io che la sto guardando

Se ho mai avuto
una cosa bella
mi è stata portata via
dalla solitudine
e dagli amici a volte
mi riferisco a te
Canti spagnoli
esprimono
la tristezza
con la felicità,
il cadavere
di un elefante.

E sono
il mio
pensiero,
lapide
eppure
testa da cervo

Non si può spiegare
Miami
o Haiti,
tanto meglio
non averle mai viste.

Ti conosco. Una spastica.
Come in una grotta
mangiamo il cadavere
di Pierpaolo
è triste doverlo fare,
le circostanze uniche
si susseguono
e attenzione:
l’ombra di noi stessi
ha trovato lavoro
dal Pakistano,
il cigno si squarta
da solo col becco, 
i bambini
ci vedono doppio,
un PDF illustra
la nascita dell’universo
e della gioventù,
il mio cane non è altro
che una cometa
di relazioni scorrette
di moquette del cazzo
di sopravvissuti
di scheletri.

Sanguina ogni
vecchio greco
in una guerra
a caso
ha addosso
i vulcani
o gli insetti

Canzoni che hanno senso
sia cantate da una donna
che da un uomo

Sei stata il totalitarismo

Vecchi momenti
con l’Adel Scott
che mi viene in mente

Una trovata geniale
quella di vestirsi bene
e scavarsi

Finirò col vagare
perché è quello che voglio,
ho capito un sacco di cose
che non ricordo,
è tutto infine estraniato

23 03, 09:49 P.M.

Difendimi dagli Iphone
e da te,
cresciuti dai cantautori
slittiamo velocemente
nelle allegrie,
occorrono tegole
per ricostruirci

Piccoli messaggi
satirici
per i mass-media,
ho acqua addosso
e intanto
le cose si prospettano
lunghe
e salti nel buio,
il cavalluccio marino
perde la testa
svalvola,
un piccolo grumo
di sangue
nella testa

24 Marzo 2014, Casa di Biagina,
le due meno dieci p.m

è stata un’estate
sclerata
molto secca
dieci anni al cervello
ossature

I cani instaurano
una comune
io mi muovo come un pazzo
nel letto
con lei
È idiota
provare
a pensare
Infine l’LSD
li suonava
come violini brevi
donne un tantino
passate di moda
Riconosco
scariche elettriche
piccole bocche
epilettiche
una sintassi
incomprensibile

Ho fatto danno
davvero tanto danno
non so neanche come!!
So che tu sei l’illusionista
nella Villa Filosofica
che agiterai per bene
la decadenza
prima di servircela
piano
nei
bicchierini.

E un po’ di estremità
credo di averla
già vista
con tutto quello che comporta,
importa sicuramente
di più
il suono
delle situazioni

Ogni anno scade
l’immensità
è giusto dire
che non
esiste

Ma delle ombre
non c’ho mai capito
bene
quasi niente,
dovresti esercitarti
di più
con la lingua

On a Plane again 18:00 about

Piccolo equilibrio
vi chiedo di non salvarmi
e non starmi tutto sto tempo
a guardare!
Come una specie
di tour
per una casa sconosciuta

Piove
una colla
nera,
non è mica un simposio
questo qui!!
Il circondario
si vende
per 13 centesimi,
non annuite così!!
Le sue gambe
sorvolano
il limite massimo
per l’onanismo

e quindi è tutto per te
le squame,
le ossa,
la belva immensa,
gli antidoti
poco riconoscibili,
l’emicrania.

Lei sembra più che altro
un fulmine nudo
e avrà un macello di problemi.
Si attraversa la zona dei laghi
d’incoscienza

Un umido
schifoso
sembra che
venga fuori
da un
caleidoscopio
molto lungo,
sotto la polvere metallica
non ci sono
grandi aspettative.
Lei sembra più che altro
un acido
per vent’anni

Un fondale
di archi
dicerie assurde
è relativo
è relativo,
è solo una spremuta
di demone
è solo il condizionale

No davvero,
apprezzo
le cose
non accorte.
Sono tante
bestie
mai messe in fila
che perdono velocità
ogni tot
ed ogni tot
si squilibrano
alcune squirtano addosso
ad altre
quasi tutte molto
affettuose
con le bambine

è un compito
necessario quello
di ricostruire
immagini
senza successione,
un delitto, un delitto

Chiusi in un’urna
che prende fuoco,
c’è uno slavo
che chiama p’anima
a sé
senza successo

Uno spettacolo vi giuro
dentro un mare di U.F.O.
gli abissi
facevano molto sesso
con un’incredibile
squillo
di teste
di luce

Lascio una casa comoda
l’impero ufficioso
degli anarchici
e delle piantine,
l’accettazione
dell’incomunicabilità

martedì 18 marzo 2014

La testa



La testa

Non avevamo neanche un briciolo
di idee
e siamo stati sconfitti

Una testa enorme
siamo tutti verdi

A casa

In una volontà 
di regredire
ai cartoni animati

Trovo che tutto è una bugia
l’albero della famiglia
perde tutte le sue foglie

Drammi di gente coi soldi
ed elargiamo schianti
È nudo. Siamo tutti
fotografi
e poi la fine,
la immagino
nitida.
Intanto i vichinghi
scoprono la Groenlandia
e l’amaro del sale
è il gusto della tua pelle
e sarebbe bello
scarrozzarsi
e superare la Jungla
e oh mio dio
raccolgo squartamenti
oppure è il blu di certe
forme
che comunque non sanno
che farsene
degli universi.

Mia incendiaria
e voglio la cartografia
della tua vagina
e poi tutto il coma

Il dadaista corre fuori
dall’inferno
e s’inchioda la testa alle mani,
l’annunciazione
avviene di tanto in tanto.
Un demone si gratta sopra di noi
è quello dei particolari.

Naufragio e la balena
impazzita
ed ogni forma
di futuro
si sgomma
Mai quell’acqua bianca
abitata dall’impero dei LEGO
e dalla tachicardia dei cani.
Dall’altra parte
ti ho vista ermetica
immobile come un alfiere
leuconoe e deserti.

Stendersi.