domenica 31 agosto 2014

Il Manicomio di Gallowmere

Il Manicomio di Gallowmere

The spirit didn’t come.
In the sleepy village
some crazy little girl in red
wanted to try to destroy me

Ed eccoci
nel seno.
Piccoli fiumi tra un pò bianchi
nella cabala tetragonale
dietro quasi tutti
Ho creduto al senso di colpa
per voi cari,
un innesto di foglioline peccatrici
che è nato dentro
da un sacco di tempo,
uno schiavismo
e alle 6:00 lei
si è spogliata
da troppo lontano,
una piccola perfezione convulsa.

Per qualche tempo fui Sir. Fortesque

Si ebbe fame
di luminosità riflessa da teschi traslucidi
e voglia di un burrone profondo

Ho visto la mia sintassi
disgregarsi
nel nulla paralitico dell’esistere

Il vuoto e il sentirlo
accompagneranno a vita
Mr.Buio e la sua band demoniaca di soffi al cuore,
tutti loro imprigionati da sempre per sempre
nel manicomio di Gallowmere.
Il vuoto
e il sentirlo
appaiono come specchi inadatti
a rettili in suite
prima del ballo di fien de vie.

È colpa di ieri
(anche se ormai l’ho pisciato)
se la pietà ha ceduto
all’irrisione
per queste barbarie dagerrotipiche
di scheletri rosa
maleducati
e pieni di spade tra le costole

Tutto ciò esisterà da adesso.

-Considerazione
o chedirsivoglia opinione:
Porre un punto
fermo nel tempo
ti porta a sentire
l’orribile endlessness
come un demone enorme

è un vizio

è un vizio

La sposa si sveste
(mai per davvero)

Ultima chiamata per il peccato


L’Occhio

L’Occhio

All’alba
non era alba
ma una striscetta di silicone
a tenere attaccati gli infissi
della caverna

L’occhio
nel blu immenso
non scenderci giù
non tuffarti giù
o spera che ci si staccherà
dall’acqua di placenta scura

Ti ho vista
canticchiare
vestita
della tua sola vagina
che ci vuoi fare?

La fisionomia di un gesto:
si separa dallo scacco allo spirito
e scende in vortici psichici
fino a suonare corde
mai viste
perché inimmaginabili

martedì 26 agosto 2014

Il compleanno del Drago

I violinisti cominciarono
non-io è una cosa importante disse amedeo

In una parola
la decadenza sono i sentimenti di Andromeda
oppure un calumè spento dopo troppo tempo

Il compleanno del drago
mai in silenzio è stato
quando voleva insegnarmi il colore delle prostitute
o che se metti la quinta sprechi meno benzina che a folle

Calmati, che nella stanza rosa
la ragazza/gelsomino non deve esserci più
anche se nel  sogno
aveva occhi più grossi delle Marianne.
Il collettivo tutti insieme
in un’urna d’acqua a riposare.
Penguin cafe orchestra
se non li conosci rimedia
Un sudore mi avvolgeva
come se fossi io nelle spire del rettile
ormai quasi estinto.
Ma un crescendo mi dà fiducia
che anche se è un parente
sa dare sesso e amore, credo.
Stai in silenzio
mentre il mondo abbaia
e Marienne cresce solitaria tra i castagni.
Che nessuno amerà vino alle mandorle
e ciglia da Satana in persona
Scurrile è fare poesia
perchè schiavi della Lilith dentro, o no?!

Scorri Gigantografia di lupi remoti in ghiaccio da Martini.
Io sconvolgo donne con passati bruciati
e vento in sacchetti per sangue
Toglietemi
le “H” e il narkè dentro bocche esauste 
della lingua d’America
o anche il chioschetto di Trecastagni.

Morirò lo stesso
per colpa dei rauto manna
e delle mogli che frustrano mogli
in mappature di cuori color seppia.
Signorina
più in là l’ingenuità
le farà da scudo
per tutto il succo di petrolio
 l’anima secca sotto sole occhio enorme
che non ti desidera neanche da lontano.

venerdì 22 agosto 2014

Dietro Maya un po’ a destra

Dietro Maya un po’ a destra

Muoio
quasi in continuazione….
Una pretesa di non esistere
come il clitoride della Dea Maya
in me e nei tre qui intorno

L’alcol
disse
che si sarebbe svestito
come una donna bionda
con abito rosso in suite

Sono diventato
anche Max Payne

La vostra personale responsabilità
nel non aver percepito
le cose giuste
le cose
veramente
vere

È il mio corpo
e quindi è la mia anima

Jaina
vuole sbranare sua sorella
per averla condannata
ad ossa grosse
assenza di madre
e apatia filosofica.

Scaverò 

Lotta.Perdere.

Lotta.Perdere.

Il titolo è una menzogna.
La civiltà sa esagerare
in montagne
di cuori acidi,
non puoi svincolarti del tutto
da anfibi branchie
che con dita e vinilica
sporcano e intarsiano
quella tua pelle squamata
e il tuo deserto.

Rovinati devi rovinarti.


Palpebra

Palpebra

Palpebra
impronunciabile
la migliore amica e un vento azzurro chiaro
in un cervello di pochi anni
e molto sole

A volte voleva scommetteva con me
su cose inutili

Non è morta!

Scappare è deleterio
ma più delle madri bambine
con i sogni
a forma di barbone
bruciato
in un tronco cavo.

Il meccanico che sarà
si guarderà bene
dalla svendita di tappi rubati

I signori
si accomodino
nel fegato marcito di un mondo che urla! 
Il tavolo dell’apatia è libero
signorina!

Se la caverà e di conseguenza
non se la caverà.

Passami il pietrisco negli occhi
ci sgommeranno sopra
le volpi
e le spade.
Cartoonists
che cercano
di mantenersi in marmo
sotto un’America
devastata,
ricordo William Tweed
ingordo
con la testa a forma di banca e buckskin

Denti umani specializzati
nel mordere
vizi morbidi.
Nella fossa delle Marianne
nessuno ha avuto bisogno
di capire
nel corso dei millenni.

Le palme crescono
su una malattia quasi passata
non possono più prendere fuoco.
Rappresentano
la fine di tutte le cose
vista da una spiaggia lontanissima.

Palpebra e Jack
soli in caverna e in spazio nero
dentro una testa
che sa di pianta in stanza naif.
Alle elementari
Leopardi ed io
con una finestra di foschia
non-capibile

sabato 16 agosto 2014

Un’odissea

Un’odissea

Componimento Quadrimane  


Un’ odissea
aveva urtato
le grandissime rocce verticali.
Davanti al latifondo
la mistura di piccoli sentimenti d’oro
ricopre invisibile tutto.
Siamo quei tentacoli
dai quali cerchiamo di liberarci,
evita il ruolo di dover per forza capire ed esistere
ma allo stesso tempo
le due dita e una balestra
dentro la testa del leone trans

Scalpitavi
 e il burrone.
Rientro nell’orfanotrofio
e molti non hanno paura di affondare
fino all’ultimo, così pesante fattura la pelle
e il mago non ci riesce
e il deserto dà i in inquadrature distorte
la foresta è tutta in fiamme.
Non ridete dello spasmo e nello spasmo
prendete fuoco anche voi

Videro l’ubriaca tana del corvo
e lui dentro bestemmiava
un demone e un ditalino di fretta
a cercare il diamante che prende vita
e non ti prenderò al volo
C’era la plastica (una volgarità)
e ne moriranno altri dopo Robin
agli spettatori non ci pensa più nessuno
Accadrà che l’ossigeno
scapperà
che la pelle seppellirà altra pelle
nell’after
e che non troverò il gioco giusto

Piccole pietre in fila
12
e di certo alla prossima non ci arriviamo.
Lo spettro immenso
ci partorirà in qualche istante
come un flash di luce
e non
lo scheletro del divo
è uno scheletro fluido
e in cerca di scuse per essere avido,
e tutti catapultati chissà dove
nell’esteriorità del tempo
figure di inutili persiane chiuse
e non ci gestisce meglio
l’armonia che lo sparo
Tattiche per deteriorarsi
e l’amaca regge il peso del sole negli anni
non il fiume si secca
e il pezzo di ferro arrugginito
si spezza in un secondo.
Il secolo scorre nei reward
e trita carni e midolli rossi
e le spose non si sposano più
non si sposeranno più

Pausa:
Le cose sì che mi asfissiano….
tutto è destinato a tremare
e ad addentrarsi sempre più dentro,
prendi dalla parte di dietro
i calici di confusione
e le pagode cinesi
e le vocali che ti spaventano dentro,
il fulmine rosso su un orlo
e il diavolo sbava per te
Ce l’ho fatta a raggiungere l’isola.
Addormentarsi
nel bozzolo
e non uscirne per molto tempo,
l’America è immensa
e non risparmia

Dalla luna in poi
i nomi non servono
e i contorni si squagliano velocemente
con guizzi elettrici
e poca spontaneità
Il pesce spada trafitto
solo allora capisce
ed ha un attimo per sedersi e riflettere .


No che non mi hai ascoltato.
La poesia come fuoco che balla e non capisci perché,
non ti amerò non ti amerò non ti amerò,
è così che deve andare.
Rivelerò che
non si deve aver tempo
da perdere negli obiettivi
o nell’immaginazione,
non si deve guadagnare,
non ci si ingiuria
e la rete mi parla d’amore, pazzesco.
Ad ogni catena un viso
ad ogni acoustic guitar
e sine mallet
il loro valore e valenza,
è ovvio che scompariremo fra non molto
ma non devi farci caso.
Il debole non è vincitore
è questo sembra essere giusto,
il clitoride si ribella al suo frutto
e si chiamano solo i nomi sbagliati
solo quelli sbagliati,                                             
non è vero che ti stavi per sparare.

Ho attraversato il confine tra il corallo
e la magia,
il confine tra la vitamina K e gli occhi.
Il soldato sa come diventare ignoto,
certo che lo sa,
il pulcino si contorce bruciato dal napalm
non può difendersi né ora né mai
né ora né mai,
guarderemo il coccodrillo essere perfetto
nuotare e predare e squarciare come perdita di sangue in un vicolo
e il ventricolo politico che si agita e collassa
tu ti devi svegliare ti devi svegliare
nessuno la pensa come
nessuna la realizza come

Il fenicottero adagiato su se stesso stampella osserva
la nascita dei cigni senza occhiali
e delle imperfezioni alla plain vanilla
e della sbadataggine madre di rettili viola e arancioni,
il tuo seno come punto d’inizio
ed io che ti lecco nella pineta,
sei la cosa più simile alla cosa più simile,
un avvampo di tende e scaloni e Apocalisse nucleare
che non si riesce a districare

(69)
ci sono arti che non sembrano veri.
tu non sei ora, ma eri. Sarai.
ricordo un soffitto di muffe vere, verdi,
viola come una cipolla.
se poggio le piante sul suolo negro negro
odo vibrazioni di fogne, occhi bianchi, membrane.
poi una mano. Mi dicevi che le ho belle.
io userei venose.

tra le spighe un demone.

mentre corro volano via.

mi piace come apri la bocca.
mi piace come apri la bocca.

mentre la terra invigorisce le sue narici
lupi con la schiena curva, irta d’odio e paura e odio
fuoriescono dai suoi crateri,
e cercano – come noi- la ricerca.

mi piace come apri la bocca.

è fantasmagorico. Strabiliante la capacità
di vedere
senza che vi sia.
quindi un coltello lanciato in un corridoio infinito viola,
una terminazione nervosa, tu nervosa e non te ne accorgi.

su un prato, nel prato, urla chiare.

se avessi voluto terminarti, l’avrei fatto.
patetica platea paranormale.

l’uomo minuto dice:
il
giorno
intero
dovrebbe
essere
un
tramonto.

infittire le grondaie e i nidi morti dentro,
come la tua caverna umidissima.

mi piace come apri la bocca, sembra più
una canzone.

sulla nuca ci sono parassiti
cui abbiamo lasciato conficcare la testa
dentro la testa.
un seme confusionario.

non ho niente da dire.

mercoledì 13 agosto 2014

Il cane lupo


Il cane lupo

Nuovi ossi
la donna da dentro ha preso fuoco
è partito dalle sue pupille nere inferno.

Ho provato a svincolarmi
dalle manette (barbara infezione)
senza troppo successo,
in un bar di noia
la nicotina e il fegato
mi fecero cambiare idea per qualche ora.
Non hai forma
e quindi soffri
e quindi spendi te stesso.
Non hai forma
e non sempre sembri qualcosa, per tanto.
Un’inutile pineta
andrò avanti da me
andrò avanti da me

Senza detersivi
per rovinarmi la pelle
già schifosa di per sé
ho intravisto il cane lupo
tra la nebbia
avere pietà per queste cose
e sul set una vita
passata a non credere d’essere tutti gli altri più te.

Sì lo scacco è arrivato
Nel momento in cui
non potevi spiegare
il bene che provavi
per i coltelli che di continuo
te lo laceravano,

la carne è arrivata per tutti. 

lunedì 11 agosto 2014

Le spine, il Posto del Leone, ci avevano catturati!

Le spine, il Posto del Leone, ci avevano catturati!

04-08

La carne è finita
sai Messina non è il simbolo
che cerco.
Un frattale
nel caos
si è sganciato
è il nulla certo che è il nulla

La società a loro
non li macina.
Un piccola trapano
scaverà e scaverà
nel divano delle bugie
credute tali
ma verità

La mia testa
è diventata
il cuscino
del demone chiamato:
“Amore: Pt.1 : Illusione”
ma nel pube avevo appoggiata
la ninfa della vendetta
in casa verde e gelsomini aspirabili,
e le ricordo solo io ‘ste cose.
La fica della diva in nero
sebbene fantastica
non si bagna da un po’

E allora il piano è questo:
-Squartarsi
-Allucinarsi
-Svenire nell’immensità
del lago del tempo

Come una caverna
troppo buia
troppo buia
labbra diaboliche
di sale

06-08

Ancora influenze di noi
ancora influenze di noi
ancora influenze di noi

Proseguimmo scalzi
sul marmo,
un papiro non si spezza mai.
La città delle zecche
forse è la seconda e ultima volta
che la vedrò;
lì le spine si piantarono
verticali e trasversali
nelle linee della mia mano.
Camminammo su bisce
e non-vipere
per qualche Km,
subito in alto a destra la discarica delle bestie,
subito lo stupore del villano
alla vista di noi sciamani.

Piccola pausa:
Il vulcano è la nuova divinità infernale,
la nuvola è il titano
che spezzerà ossa
scaverà midollo
e infine
acquieterà anima.
Davvero
l’unico rimpianto
overlaps
l’unica parvenza di felicità ricordata,
il divano blu
da oggetto normale
diventa simbolo
per aprire un piccolo occhio
da dentro il cervello
a dentro lo spirito

Sai farà freddo e griderò
perchè ubriaco: “I miss you!”
come fece il capitano
in The Spiderland

Mio padre e mia madre
due sfere imperfette
alle estremità di una retta
e non di una retta via,
il suono è diventato
il mio best friend,
non ho ancora compreso molto
non comprenderò molto.
L’influenza di noi su di me
e chi…..chi ha ancora
una mia foto
nel cranio???

Qualche tempo dopo in un sacco:

Non parlerò fino a quando
non ti avrò assorbita tutta,
certe cose
la verità è che certe cose
te le devi dimenticare!!!

E faremo sangue
dei nostri elicotteri
e del contrario
di una determinata e fissa
definizione d’eventi

Win disse:
“It’s already passed”
ma non gli credetti.
Cercherò è certo che cercherò
di tagliare male
la carne altrui
e di riposare
le dita stanche
di cercare
il punto di unione e Genesi eterna

in qualche modo
dovevo farvelo capire.

Le lettere non sono persone.

Cogli la fretta
prima che il Diavolo
faccia di noi
quel che voglia.


Io e solo questo grande sasso

Litania o la paura

Litania o la paura

Il timpano
si è spacchettato
il suo nuovo regalo.
Un osso
che non fa per due
d’oro ha creduto di essere
e non solo
anche i totani
anche i totani
hanno sperimentato la paura nel riflettersi
su quel fondale nero
nero come la striscetta sul tuo clit

Alieni quasi ovunque,
per lo sarà martirio
lo speculare regresso
e la città nera e azzurra
un carapace viola
che inevitabilmente
ti avvolge.
Scopriremo un nuovo
orizzonte, mi cara:
lo scheletro enorme
fracasserà la Metropoli
e noi saremo brandelli
ma anche questi tutto sommato
sentono.

Fu una litania
durata 10 anni
dove piccole sacerdotesse
navigano sul loro
新幹線
senza pensieri,
nemmeno la pena di sgrillettarsi.
Tip top
cerca i suoi libri.


L’Alieno che avevo visto

L’Alieno che avevo visto

La calma
del fiato
in procinto di spegnersi
ha la forma
di una donna verde spirito.
Lei convincerà
le torrette robot
a passare dalla mia parte
è bello
sapere o credere
d’essere i soli.
Spaventeremo
il teatro
e la voce spagnola
così bella da farti piangere,
colpa delle giornate estive
e delle pahoehoe così invitanti,
per noi è dovuta l’immobilità.

Strane trottole di legno
dietro l’Alieno
venuto dalla psicoanalisi,
ci ero arrivato anche io
eventually

Ti ho poi vista
dimagrire
nel tentativo di rinnegare,
una mano si è immersa
in acqua d’anima
un corpo si è disperso
nell’oltretomba aldilà

del cyberspazio 

sabato 9 agosto 2014

Padre Basilisco

Padre Basilisco

Nel sogno
investigavo su non so cosa
dentro la Torre d’Avorio,
a me
centotrenta tende
di ignoranti nomadi
e ghiaccio e ghiaccio
e pterodattili.
Scalciare
la grande montagna
senza più avere soldi,
ereditiamo il vizio
di perlustrare venere
e di vomitare
sei animali
disposti in cerchio

Sto facendo qualcosa di male?

La città sarà perfetta
con aiuole futuristiche
disposte in linea retta
e strisce arancioni e Wright

Non desidero forse più
il tesoro
la fessura di smeraldo
un covo con 4 labbra,
nella caverna
un po’ di neve
ed  una striscetta rettangolare di pelo sopra,
le stalattiti
parlano nel ceppo dravidico
disperse:
“Tornerà indietro
il tempo
perché è il suo ruolo.
Ci scalderemo le mani
a suon di legnate,
dalle nostre ferite
dai nostri squarci
usciamo trasformati
in mostri immateriali,
la paura comincerà
ad avere senso “

Jacky da solo
con uno shotgun e una torcia
nell’ospedale
dov’è nato il demonio.
Il fascio di luce
è l’ultima spada
di un berlinese,
non basta spaccarsi in 2
per separare gli occhi
dalla percezione terribile
abominio tutto mente e tentacoli
e la semantica non conta
e le differenze
scoloriscono

Marcisco
girato di profilo
dentro l’orfanotrofio
e il sole
cancella
anche i traumi delle bambine
abbandonate a se stesse,
impoverite dalla noia
e dalla verginità
come una volpe
che squarta
il suo stomaco
nell’erba alta
anche lei sorride

Padre Basilisco
osserva
l’avvenire delle ipocrisie
da una stanza verde.
Non parlerà mai di sé
a nessuna

Escono dal nulla
le tracce
della nobiltà
che avevamo,
uno scheletro
si arrende
alla volontà delle sue ossa

Kurt.
“I miss you” disse il capitano,
davanti casa di Zia Dada
la solita porta aperta
e la luce arancione
il solito rettile
che non si può spiegare

Sotto la grotta del diavolo
se c’è l’alta marea
ti spacchi tutta la schiena!
Il pescatore da lì- c’è cresciuto- imbalsamava
una sarda
consacrandola
al ruolo terribile
dell’esca.
Lei però potrebbe ancora
avere la forza di innamorarsi,
magari
concederebbe tutta se stessa
al rettangolo di polistirolo
che la trapassa
da sopra a sotto

Non pensateci
al fuoco nelle vene
dei primi uomini
che viaggiarono
dalla Russia all’Alaska,
o al solido deserto
dentro la bocca degli avvocati.
Il vero peccato
è non provare.
La tortura
 tu a sessant’anni
pieno di cicatrici
e l’Inghilterra
come foglia di fico.
Tutti i tatuaggi
sono scoloriti
e non li recupererai più.

La malattia nella casa gialla
la luce sembra Febbre Africana,
morirai per colpa degli psichiatri
e delle superstizioni inizio ‘900.

Mi aspetterei
una bella sugghiata di coppa
per tutto il danno elementale
che succede
per tutta la malizia dei maiali,
non occorre pettinarsi
se si è fortunati,
un paziente su 2 diventa uno schizzato,
i colori si stanno triplicando, altri colori nuovi,
l’anima deve innescarsi
nel centro
come il terrorismo

dentro il cranio di tutti 

La Sirena

La Sirena

I Maya forse
donne perfette
devo riunificarmi
con la luna,
infondo le devo parecchio
Il turista
non sa e non deve sapere,
l’unica vittoria
un mazzo di inutili muse
che non ti riscaldano
se c’è freddo
e il fiore si apre per tutti
si deve aprire per tutti

Dopo aver massacrato
quel pezzo cadavere grigio
ci sentimmo tutti
un po’ in colpa
e la nostra armatura chimica
non regge
al super-martello diamante
o allo spazio aperto
inchiudibile
incurabile.

La sirena
con la fica al vento
tanto bella da infarto
non parlerebbe con nessuno di voi

non la darebbe a nessuno di voi

Le 22 e 30

Un pochino ho cominciato
ad avere paura delle 22:30

e a potare le foglie della testa