martedì 26 agosto 2014

Il compleanno del Drago

I violinisti cominciarono
non-io è una cosa importante disse amedeo

In una parola
la decadenza sono i sentimenti di Andromeda
oppure un calumè spento dopo troppo tempo

Il compleanno del drago
mai in silenzio è stato
quando voleva insegnarmi il colore delle prostitute
o che se metti la quinta sprechi meno benzina che a folle

Calmati, che nella stanza rosa
la ragazza/gelsomino non deve esserci più
anche se nel  sogno
aveva occhi più grossi delle Marianne.
Il collettivo tutti insieme
in un’urna d’acqua a riposare.
Penguin cafe orchestra
se non li conosci rimedia
Un sudore mi avvolgeva
come se fossi io nelle spire del rettile
ormai quasi estinto.
Ma un crescendo mi dà fiducia
che anche se è un parente
sa dare sesso e amore, credo.
Stai in silenzio
mentre il mondo abbaia
e Marienne cresce solitaria tra i castagni.
Che nessuno amerà vino alle mandorle
e ciglia da Satana in persona
Scurrile è fare poesia
perchè schiavi della Lilith dentro, o no?!

Scorri Gigantografia di lupi remoti in ghiaccio da Martini.
Io sconvolgo donne con passati bruciati
e vento in sacchetti per sangue
Toglietemi
le “H” e il narkè dentro bocche esauste 
della lingua d’America
o anche il chioschetto di Trecastagni.

Morirò lo stesso
per colpa dei rauto manna
e delle mogli che frustrano mogli
in mappature di cuori color seppia.
Signorina
più in là l’ingenuità
le farà da scudo
per tutto il succo di petrolio
 l’anima secca sotto sole occhio enorme
che non ti desidera neanche da lontano.

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