sabato 9 agosto 2014

Padre Basilisco

Padre Basilisco

Nel sogno
investigavo su non so cosa
dentro la Torre d’Avorio,
a me
centotrenta tende
di ignoranti nomadi
e ghiaccio e ghiaccio
e pterodattili.
Scalciare
la grande montagna
senza più avere soldi,
ereditiamo il vizio
di perlustrare venere
e di vomitare
sei animali
disposti in cerchio

Sto facendo qualcosa di male?

La città sarà perfetta
con aiuole futuristiche
disposte in linea retta
e strisce arancioni e Wright

Non desidero forse più
il tesoro
la fessura di smeraldo
un covo con 4 labbra,
nella caverna
un po’ di neve
ed  una striscetta rettangolare di pelo sopra,
le stalattiti
parlano nel ceppo dravidico
disperse:
“Tornerà indietro
il tempo
perché è il suo ruolo.
Ci scalderemo le mani
a suon di legnate,
dalle nostre ferite
dai nostri squarci
usciamo trasformati
in mostri immateriali,
la paura comincerà
ad avere senso “

Jacky da solo
con uno shotgun e una torcia
nell’ospedale
dov’è nato il demonio.
Il fascio di luce
è l’ultima spada
di un berlinese,
non basta spaccarsi in 2
per separare gli occhi
dalla percezione terribile
abominio tutto mente e tentacoli
e la semantica non conta
e le differenze
scoloriscono

Marcisco
girato di profilo
dentro l’orfanotrofio
e il sole
cancella
anche i traumi delle bambine
abbandonate a se stesse,
impoverite dalla noia
e dalla verginità
come una volpe
che squarta
il suo stomaco
nell’erba alta
anche lei sorride

Padre Basilisco
osserva
l’avvenire delle ipocrisie
da una stanza verde.
Non parlerà mai di sé
a nessuna

Escono dal nulla
le tracce
della nobiltà
che avevamo,
uno scheletro
si arrende
alla volontà delle sue ossa

Kurt.
“I miss you” disse il capitano,
davanti casa di Zia Dada
la solita porta aperta
e la luce arancione
il solito rettile
che non si può spiegare

Sotto la grotta del diavolo
se c’è l’alta marea
ti spacchi tutta la schiena!
Il pescatore da lì- c’è cresciuto- imbalsamava
una sarda
consacrandola
al ruolo terribile
dell’esca.
Lei però potrebbe ancora
avere la forza di innamorarsi,
magari
concederebbe tutta se stessa
al rettangolo di polistirolo
che la trapassa
da sopra a sotto

Non pensateci
al fuoco nelle vene
dei primi uomini
che viaggiarono
dalla Russia all’Alaska,
o al solido deserto
dentro la bocca degli avvocati.
Il vero peccato
è non provare.
La tortura
 tu a sessant’anni
pieno di cicatrici
e l’Inghilterra
come foglia di fico.
Tutti i tatuaggi
sono scoloriti
e non li recupererai più.

La malattia nella casa gialla
la luce sembra Febbre Africana,
morirai per colpa degli psichiatri
e delle superstizioni inizio ‘900.

Mi aspetterei
una bella sugghiata di coppa
per tutto il danno elementale
che succede
per tutta la malizia dei maiali,
non occorre pettinarsi
se si è fortunati,
un paziente su 2 diventa uno schizzato,
i colori si stanno triplicando, altri colori nuovi,
l’anima deve innescarsi
nel centro
come il terrorismo

dentro il cranio di tutti 

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