giovedì 24 aprile 2014

Slumberland

Slumberland
Finalmente si fa schifo.

So per certo
che vuoi
che io sia

Io da quella parte
vedevo
il caffè
fortissimo
dolcissimo
l’opposto
di te

Spezzo la carne
e te la metto nel piatto
e analizzo
il rischio bellissimo
di lasciarsi perdere
il rischio perfetto
di lasciarsi
perdere

Il futuro un tempo
era una sega
o uno stereotipo,
ora l’ho fatto partire
a strappo ad una velocità
pessima
schifo

Non ragionare più!
Non viverci! Non viverci!
L’attimo se ne sta andando
perso in quel contatto
che stava a significare
il male di vivere in persona
o il tentativo di mettersi in ordine
Devi essere così!
È praticamente scritto!
Passeremo la giornata
a masticarci il grasso
addosso,
così
per non vedere il tempo
correre.

Dalla terra del fuoco
e dal fiume giallo
in fondo
serpenti alternativi
e scopamiche
schizzati 
Chè d’altronde
alla svelta
si sono provati a prendere
tutte quelle anime
più o meno buie
senza slip

Ognuno
ha un otturatore
dentro il cervello,
aspetto dentro
un’umidità
cristallina
non so neanche perché
ho guardato
una luna
appesa veramente
a cento fili,
lei e i suoi figli
in un’atmosfera
senza precedenti,
 gli antistaminici
non mi proteggono
e la Bayern
ringrazia
per la sua erba
ammoniacata

è tutto
viaggio
o mordersi
fortissimo
al viso
e non preghiamo mai
nulla ma il caso,
è così vera l’acqua
eppure non c’è.

Slumberland
Io senza di te non ho perso

Lei è la principessa
ideale
di qualsiasi cosa io sia,
e lei è lei.  

e dal letto
non ci cadevo
da un bordello di tempo,

il marocchino di nome Speranza
ha droghe di cattivissimo
gusto
sotto i limoni
mentre bambini
troppo biondi
hanno provato
un colpo
la scalata della mega-autostima
e tu non c’eri mai
(quasi mai).
Io ricopio me stesso.

Nessun commento:

Posta un commento