lunedì 17 ottobre 2016

Lotus (pietra pietra pietra)

Pietra pietra pietra pietra pietra.
Rocce.

Ho poi pianto seduto su quel piccolo muretto,
dietro la palma
che è la mia piante preferita del giardino.
Perché? Perché t’ho conosciuto in un’altra vita?
Perché porsi il problema?
Nuotare con la spada, come se il taglio
fosse comparabile alla totale immersione;
Superare un pianoforte, due pianoforti,
inerpicandosi dentro di loro per via del filo spinato
perché dietro la musica
v’è quella eterna fiducia nel ribollire
nel manifestarci a noi stessi a guisa di spettri.

Entusiasmo. Sessualità. La coda del ventre.
Sembravi un tappeto arabo
o una greca maiolica,
sembravi il dolce dito di Murasaki no Shikibu.
In te due paludi, una dolce e benevola
l’altra meno dolce e benevola
ma ti amo, con i capelli lunghi o corti
e la barba o senza
e tutto il resto
e ti sto accanto vigile e affogando,
che non ti meriti
questo fainomai
non ti meriti questo fainomai
ed infatti non sei il mago
i tuoi 3 dadi insieme
hanno fatto 21 solo per un colpo di fortuna
e perché hai addosso
il giusto tatuaggio blu sulla gola
il giusto tatuaggio rosso tra le gambe
il giusto tatuaggio viola nella testa.

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