lunedì 17 giugno 2013

Pornografia

Pornografia.

Oh, gli stagni appesi
le fauci.
Oddio che siamo inadatti, che siamo oltre, che siamo belli.

Ho perso il controllo.
Se ci fosse una spiegazione al vuoto,
se ci fosse una consolazione all’asma,
se ci fosse l’amore,
se non dovessimo immaginare mai, mia, mai.

Cammineresti sul fuoco
e ti spegneresti tu,
così le stelle scadono anch’esse
e mille scuse ti chiedo se non esisto sempre,
e mille volte verrei nella pioggia
solo per le finestre aperte
e mille volte ho voglia di piangere
per quello che mi agghiaccia fuori.
Ma non ci siamo al mondo un solo secondo,
che cosa comporta l’adrenalina, che cosa comporta il terrore,

smetti, smettila, smettiamola di seminare fuoco
per le strade del freddo,
smettiamola di arrampicarci sul male o su noi stessi,
ho voglia di luce.
Non è concesso a me però,
se non i vortici caldi
e gli occhi bagnati e le mani come i palazzi abusivi,
e poi non ti vedo più.
Non sento la novità di avere il cuore, e tu credi ancora nella persone!?A

Poi che cosa dolce l’oceano temo che si asciugerà
è un secolo che c’è la nostra guerra.
Silenziosamente volontari del caos
pionieri dell’inevitabile
mistici della pioggia e delle mancanze
e mormorii dell’invidia,
io ci apprezzo comunque
io ci amo io ci odio.

L’immagine che eravamo
e quella che siamo
vanno a letto e ne escono arruffate
e poi
siamo cresciuti malissimo,
 mi sa che l’aria
si sta bruciando
e magari
ardere senza ossigeno
ci può far credere
che è meglio
fare così,
sdiventare così,
soffrire il buio.

Le ragazze non devono avere lacrime
perchè le usano male,
non lo sopporto,
vietategli di mettersi a piangere
per lo stress o per le droghe
o per l’ormogenia o perché se ne vanno.

Mi sei chiara ma sei scurissima,
e visto che io voglio smettere di scrivere per il bene del sangue al cervello,
correrò per le scale in su e i vostri volti
saranno ancora più viola,
e non mi chiederò il perché non me lo chiederò per un cazzo di niente.
Lo sclero e la virtù di impazzire
non avranno testimoni e non ne devono avere,
dal momento che nel mondo del cranio
le cose galleggiano sommerse e ti danno fuoco da mangiare,
gli scheletri hanno ancora la vagina con la pelle sopra
e credi di essere libero.

Smontami e ogni pezzo non me lo ridare più.
Che ce ne facciamo dell’anima che io amo di schizofrenia?
Un iperfunerale suona per le amanti e per le dipendenze
e per le schiene ad arco.

Nei video porno ritrovo la dolcezza
di non avere niente per la testa se non noi,

io amo quelle ragazze nude. 

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