domenica 2 giugno 2013

Il tetto del Galileo



Il tetto del Galileo
Ad Alessio.  Tra il meglio che mi sto portando dietro.

Sembra che ancora dovremmo combattere
contro i diavoli
per scagionarci dall’essere così.
Dio è solo un bicchiere d’acqua.

Il tetto del galileo
ci ha rivelato un sacco di volte
che in fin dei conti si può ancora far parte della natura
animale
e azzurra
e idillica.
Alessio quasi chiunque altro di meno.
Adesso mi dimentico poi
il non sense e i vuoti di cui parliamo.
Diciamo chiaramente che Images and words
è l’album migliore dei dream theater.

Alla fine si può arrivare alla semplicità
perfetta
e allontanare il viola.
Alla fine mi rendo conto
che ci sono dei luoghi della memoria
in cui la schizofrenia e il degrado
possono avere una qualche armonia
di fondo,
e se corri per un circuito di soli 120 mt.
di certo tendi a dimenticare l’assillo della realtà.
La puzza della realtà.

Destinati, quindi, a non poterci più innamorare
per paura della borghesia matrimoniale e sessuale,
io e lui ci siamo un po’ slegati dal fondo.
Destinati, quindi, a non poterci più innamorare
per colpa di certe relazioni di vetro e convenzioni,
credo che il sesso con sconosciute ubriache e/o fatte
e l’animismo sarà di certo più utile dell’amore che è inutile.   


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