giovedì 11 febbraio 2016

Estasi-estasi ( sono già passati quattro anni)

Estasi-estasi ( sono già passati quattro anni)

Mano fruga cenere sott’unghie diamanti
ed io non trovo la risposta.
Non trovo la risposta.
È ancora presto. Il mondo ha meno di trent’anni
se considerato ontogeneticamente.

Funziona male quest’estasi-estasi.
Alcuni dicono che è la resina calda che ti formerà il bozzolo.
Adesso mi basto da me (?)
Chi di cosa colorerà un nuovo tramonto ?

Manchi stamattina dopo un sogno

Maledizione!
Vi è sempre stato un pessimismo di fondo tra le righe,
come proiettando l’inferno che c’è dietro e dentro
davanti.

-Sapori e devastante mollezza.
Il colpo ridonda
ma adesso va fuori di me,
almeno credo.
Tutto.
Tutto.
Il giocatore ha vinto.

Per i polmoni di grigio miele
per il corpo rugiada
l’otturatore, click,
e nel frattempo ogni uomo
non sa come evitare
di vedere se stesso rivoltato come un guanto
se non sopprimendo quei suoi occhi ventricolari

I problemi, i drammi di chi ha i soldi
si snocciolano in un apparato tanto vasto
quanto quelli di chi non ne ha.
Ma, tra tutti e due, a pochi ho visto balenare in mente
l’idea d’afferrare questo sasso grosso, ruvido, vero, verissimo,
e con la sua verità scalfirsi la pelle, sanguinare un po’, rinascere buoni.

Sono già passati quattro anni,
sono fiero di questi quattro anni.

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