domenica 1 marzo 2015

Ombra & Animus

Ombra & Animus

Spaccammo assieme ma in momenti diversi
il velo, la placenta
dell’apparenza,
e più metti la testa fuori
più sei vero.
Insegnerò e praticherò la nudità,
fisica e spirituale.
Spaccare la gabbia,
recidere il nodo di Gordio
con un colpo solo

E continui ad avere un buon sapore
d’agrume

Scappate, omosessuali,
bisessuali, transgender,
scappate il più lontano possibile.

Taurus, volto fucsia di crocifissione,
lamb,
lamb,
essere scollegati
è un pregio

Dai tuoi occhi dal tuo sghembo sorriso,
sto ancora aspettando il nulla

Dente rasoio dente

Piccoli patetici morsi
dati da altri all’altrui
compostezza
riservatezza,
e la femmina dentro
ha paura di spogliarsi

Che Guevara,
tanto così dal farcela.

La religione porca
adotta nuovi dogmi,
non ultimo la politica
non ultimo il lavoro.
Crederanno, sì,
spenderanno
si massacreranno
il venerdì
per non resuscitare
assolutamente
tre giorni dopo.
Scavando lì dentro i loro petti schiavi
non trovi che la cenere
avvizzita
sofferente
sventrata,
e sta morendo di sete

Un altipiano brullo
di sole forte e morte certa,
qui su Maria cresce già secca
e
provai ad uccidere
il mio archetipo ombra,
caddi come una piuma
e mi svegliai per due volte di fila

 Capisco capisco benissimo
il sentito piacere sessuale
che attrae gli occhi
verso l’artistica sponda.
Quelle che non comprendo
sono le ragioni perverse
che spingono esseri viventi
ad imporsi come creatori
di esistenze soggettive immagini
oggettivamente inspiegabili
e di bastarda provenienza as well

“Come te la passi, vecchio mio?”

Sanguenero e anche la vipera
posso sentirli vicini comunque
nonostante
lo spazio-tempo
in cui come bestie
crediamo
leccandone le sottili catene

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