sabato 11 ottobre 2014

Those women longed for the touch of other’s lips, and thus they invited their kisses.

Those women longed for the touch of other’s lips,
and thus they invited their kisses.

Meditazione:
vedo
che il tutto
è l’insieme delle parti
più qualcos’altro viola

Sei braccia
che cercano
cenere dentro,
dolce.

Quanto mi dispiace.

Non resta quasi niente
della casa gialla,
del bagno azzurro.

Rubare
amore
da parole piccolissime
e spargersi
nel campo
del Chaos

Quelle ragazze
non volevano altro
che labbra.
No no
Brancheflore
non l’avrebbe potuto sopportare.

Terzine
come una tortura
in acqua bollente,
la corona d’affetti
cade per terra
si infanga

Tutto è immaginario,
quindi credere per vedere.

Quanto avrei voluto
che i tuoi capelli fossero blu
e i sorsi più lunghi
e non provare odio a scatti

Tritarsi da soli
nel mare rosa,
le mostruosità
rimuginano
e vomitano
onde perlacee
su ricordi
non più raggiungibili.

Al di là dell’arco
il comodino d’esposizione
di tutte le cose eterne
conservate dentro
uno spirito,
i souvenir della psicoanalisi,
l’inferno blu chiaro.

Adesso
il nucleo oscuro
comincia ad essere più malleabile

Passaci attraverso,
troverai cavalieri
miseri
e Ginevra con un vestito nuovo.

Sebbene la testa
perde oro liquido
Sebbene il cielo
rivela
angeli immensi
inguardabili
spaventosi

Quella volta per strada
dopo lo sbocco
si decise di lasciarti lì
a ricordare
cose per lo più inventate
da un cristallo fucsia
troppo presente
nelle nostre discussioni.

Eppure
quello che chiamiamo “ cuore”
vuole solo
uno specchio

In India,
in India.
La fantasia è un mostro.
La fantasia può anche essere un mostro.


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