martedì 29 marzo 2016

Un sorriso strappato dall’alcol al viso di Giovanni

Un sorriso strappato dall’alcol al viso di Giovanni

Un sorriso strappato dall’alcol
al viso di Giovanni,
è bello ricordarsi dell’afrodite sottesa alla pelle sua
ogni tanto.
Ed urla, cerca di spaccare una bottiglia vuota senza riuscirci, ironizza.

E adesso la stagione è realmente conclusa,
rimangono 14 pagine, amico mio.

Vedo l’orizzonte
e lo voglio raggiungere al più presto

Esclamando invero
che esisto, esisto,
anche se con l’immaginazione
posso prendere fuoco
in un corpo non più nemico

Al più diventerò dolmen o menhir

E sotto un’altra luna rossa ionica
costruivamo torri
ed ho abbracciato un sasso enorme
riconoscendo in lui un’essenza ulteriore, aliena. 

Dà un nome a tutto.

Non devi fuggire dai fratelli, non devi escluderti,
tutte le case sono in realtà una.

Nessun commento:

Posta un commento