sabato 26 marzo 2016

L’ammasso pt.2

L’ammasso pt.2

E dissero che siamo fatti di pietà
e di vergogna pesta.

L’ammasso è mostruoso, e per di più andate a votare.
Ma vi siete scordati, ad esempio,
della sofferenza che Michelangelo sentiva
quando guardava il suo corpo allo specchio?

Vi tritate il sorriso prima di averne mai dato uno,
non c’è che voglia di farvi a pezzi.
Quando siete venuti al mondo
osavate ornare il maleficio della realtà
con uniposcar di tutti i colori,
adesso i vostri sogni non vanno al di là
dello stipendio che incasserete di volta in volta,
e di volta in volta dimenticando da dove siete venuti
se mai l’avete saputo.
Corone idiote su sovrani obesi
e noi costretti a deturpar la terra
e la nostra fecondità sterilizzata a priori
ed incanalata in qualcosa che non abbiamo scelto.
Ed infatti tutto imploderà su se stesso.
Anarchici, anarchici, voi che di fattezze infinite
pregiaste il volto,
voi che di libertà grottesche vi cibate la sera,
che nel cervello nascondete tutto Nettuno tutto Urano
e ascoltate troppa musica, allevate serpenti senza nome,
innestati in un’anima prima, pura,
mentre camminavo vedevo i vostri corpi ammassati ai bordi delle strade,
la spalla di Marco crivellata dai colpi,
le teste chimeriche del denaro e del finto buon gusto
e dello spreco marcio accumulo di materia sporca e schifosa,
ecco, quelle teste lì, tenetele sempre a mente mentre sbranano
le vostre possibilità e vi costringono all’anarchia.

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