lunedì 5 maggio 2014

Up-side down

Up-side down

Uno schifo incredibile
agli occhi dei marinai
Io me ne andavo in giro
nel teatro
cercandone una per un’altra
con la testa al contrario per lo più
sopra il tuo divano rossiccio.

Non mi sei piaciuta mai
seriamente
è una specie di colpo
al cuore?
Da domani sbatterò
la faccia così forte
da poter ricordare qualcosa di decente

Tanti deserti dentro
un uomo
che non sono io
e coprimi bene
prima di ammattirmi
Ogni santissimo demonio
strafatto di ero
ci spererebbe
ci spererebbe

E non vuoi morire….

È la cosa più carina che io ti abbia mai chiesto, o no?

Dimentica certe scollature
oppure quel desiderio un tantino
scomodo di vederci come coltelli
paradossalmente l’uno dentro l’altro
Ti spaventerai di tutto io lo so
avrai di certo più di uno stomaco
che si ribella al caos
ma non autodistruggerti qui proprio qui
dove tutto è stato piacevolmente arancione
per circa due mesetti,
non credere nelle spie che c’hai in quel
cazzo di cervello.

Non vedo l’ora di sterminarmi
da solo
chiuso in uno specchio a sbalzo
mentre impazzisco di brutto
Non c’è quasi mai
la certezza che ti vedrò nuda
senza follie
senza sorrisini che ti fanno marcire l’anima
in un secondo,
senza schizofrenie.

E tu sai benissimo che non sei neanche tu
tanto dopo le orge nelle orge
niente è capace di farti male
se non entra davvero dentro
se no lo fai entrare
e allora
problemi di cicatrici
mai disinfettate
senza controllo
tu scleri sempre
ti strappi i capelli da sola
e lo stesso
non mi fai paura più di tanto.

Loro due si baciano
tranquille
fortunatamente
avevo desistito
tempo fa!

Non avrò pietà
nella scatola nera
senza uscita
mentre qualcuno vuole
a tutti costi
strapparsi la finta pelle di dosso
per convincerti delle sue anime
è come qualsiasi sorta di sbranarsi a vicenda come qualsiasi ustione che ci facciamo di giorno in giorno

io vorrei dormirci su. 

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