lunedì 12 maggio 2014

Super-poesia per i -3000 mt.



Super-poesia per i -3000 mt.

Nel prato
troppe
mini-delusioni
mi stanno
microfratturando
il corpo
che comunque va avanti

Alla fine ha vinto a lei
e devo per necessità di cose
da solo

Sul fondo
si sta da dio!
Ed ora che il palombaro
si è ricoperto di ferri
se ne cala per bene
dentro l’immenso orgasmo
senza capirci niente,
e va diventando sempre più freddo
sempre più distante
fin quando
manco lo vedrete più

I promoter non sanno usare
le parole tanto care
e non riescono nemmeno a dimostrarmi
che ho palesemente torto!

Io mi ci abisso a go-go  
in tutta questa frenesia
e nemmeno una sfida
nemmeno una sfida

Fin dentro che più dentro è fuori
sei arrivata ci sei arrivata
in un blues velenosissimo
mi hai fatto distruggere piccoli pezzi
di cranio e corde
così così così
senza un’apparente ragione
e poi il demone
mi guida giù per scenari post-apocalittici
all’insegna dell’inquietudine
il presente è una piccola donna ubriaca
che non sa dove mettere le mani
e si sfibra ovunque davvero da tutte le parti
in una mania di contorti labirinti asimmetrici
ero cascato da solo in Siberia
dove tutto diventa di ghiaccio anche se non lo vuoi
anche se non lo vuoi con tutte le forze
e commuoversi no
e scomparire
e lasciarsi stare
e girovagarsi addosso non più
Meglio
i chiodi  
tra le sopracciglia
nascosti malissimo

Attraverso gli specchi
Il cervello deve avere una forma sensibile
anche tra le folle di simboli
l’emicrania ti spacca tutto quello che sei stato

Ma ripensaci! Ma ripensaci!
Alle cose piccole e sincopate
alle scale che non si fanno salire mai
alle costole al contrario

e chi c’era non c’è più
se non la morbidezza
dei Funerali

Il paese è abitato
da bambini egocentrici di neve però
oppure dalle piattole enormi
e nessuno segue più nessuno
lo vedete anche voi
ci siamo sfracellati a posta
qualsiasi tipo di tenebra in faccia
scritta sulla faccia

Te e un crimine piccolo
e un’overdose
di bombe dentro

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