lunedì 27 novembre 2017

Diario di Passaggio (Arancione IV)



Tosse, e nacque dalle ceneri dell’autunno
una saetta rossa galoppante
chiamata venticinque novembre
dove si dischiude ciò che il mostro ha nascosto,
il suo osso sotterrato sarà osceno
a quel dicembre che con tanta gioviale foga
scoperchia la terra e l’acqua che cova
per arderla a deserto.
Abbandona un impero medioevale
fatto di Papi e Imperatori
dove ogni Sacerdotessa è in catene
o sul rogo.
L’idea del ponte è una rovina in burrasca,
specialmente quello tra solitudini panzute.

Abbiamo quindi litigato
essendo entrambi al mondo
due tavole imbandite di cibo a iosa
poste per lungo.

Mentre, bambina trasformò in bambina
mia madre in sogno
ed era piccina e nuda
sul letto di Anna.

Simboli siam, o platelminti,
tessuto nervoso snocciolato
da un perché di fumo
ha dato colori stupenda veste
alla cubomedusa
o alla ctenofora ingorda
psichedelica bellissima.

Sarebbe proprio bello
se dalla cenere di noi,
la cenere la cenere stessa
avendo goduto,
non nascesse più nulla
per un eone.
Tutto sarebbe nuovo, ancora,
e dimentico.

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