giovedì 11 agosto 2016

Qui e ora

O dei bambini sul treno seconda classe.

Invece questa volta
nella materia hai di nuovo fatto
un danno incredibile!
Dove sei? Dove sei adesso,
che sei ancora vivo?
Dove sei adesso che sei materia
e nella materia
e in tutta la materia?
V’è su di voi una spada sospesa.
L’anima per troppo tempo e spazio cercaste
ed adesso vi ponete
evanescenti
a parlare
e a sorridere a tutti
ma…. la realtà non apprezza
chi real non può più essere!

Sono anni che contro il mondo fuori
combattete
sereni e sereni mai.
Ora, la spada vostra è temprata a buon punto.
Fermatevi. FERMATEVI, è UN ORDINE!
Qui e ora, qui e ora
con la più presente sezione del cerebro vostro
siete.
QUI E ORA! 

Cosa vuoi negare e fino a che punto?
Cosa vuoi tagliare via
e fino a che termine?
Lo enuncio, per la terza volta:
da te cadrà quel cancro di scimmia
almeno parzialmente
e tornerai a respirare.

Il problema è dunque nella materia,
ma non nella sua esistenza!
Quella, purtroppo,
è solo in parte negabile…
è nella materia in quanto
fine, punto d’arrivo.
Sai, sai, è un tramite.
Serve per capire che non serve.
La componente dell’enigma
che t’è ancora incognita è la tua paura.
Sì. Hai paura, della materia.
Hai paura d’esser sempre ad un passo
dal disfacimento sociale- in quanto proprietario-
e fisico- in quanto corpo che si muove.

La materia devi saperla dominare
e poi solo poi la butterai via.
Con la paura allontani da te qualcosa che è già dentro di te
e che mai potrai allontanare.

Sul treno, seconda classe, ognuno il suo dramma.
I bambini per tutto o una lacrima o un sorriso,
seguono delle logiche sottili
incomprensibili
nella loro complicità.

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