domenica 21 agosto 2016

Di maggio e novembre

Devi trovare un senso di compromesso
tra l’immensa espansione di Zeus
e d’Hermes la sintesi.
Così come sei, bella
come un fiore falciato
abbandonato al lato d’una strada
T’ho amata ma non sapevo perché!
E tu non ricordavi neanche chi eri,
non lo sapevi.
Non sapevi volere.
E ti rivedo e non so più dir se triste o felice sei
sono
siamo, uno di fronte all’altro.

Poi v’è stato un lungo momento in cui la mia mente
si muoveva e per te danzava,
sarebbe sicuramente potuto durare di più…..
e ti dirò  che non v’è mai
la scelta che tentiamo
con dita dagli occhi verdi,
non posso completamente dire d’aver scelto
perché trasportato dalla mia beduina bestia feroce
divorerò o sarò calmo e paziente.

Un’idea di te mi riempie di nostalgia,
l’altra di rabbia,
non puoi distinguere le cose
quando si contengono a vicenda!
Ma troppo adulta in poco tempo
e nel modo sbagliato diventasti,
il nostro percorso è evidentemente
una giusta caduta
(ti ringrazio per aver spezzato, ti ringrazio per aver ceso,
ti ringrazio per aver trafitto noi- io non l’avrei mai fatto-
e aver permesso a noi di rinascere ancora)

La verità è che nella simbiosi al di là di tutto
e nella completa e successiva negazione
di codesta simbiosi
v’è un comune risultato algebrico: presenza di dolore
e poi un sorriso di grano

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