venerdì 5 agosto 2016

Poesia per i miei ragazzi e ragazze trascendentali.

Ragazzi e ragazze mie trascendentali vi saluto.
So che non v’è alcun commiato alcun addio.
Da bambino mi parlavate
il più piano possibile
eravate dentro le orecchie.
Mentre una grande emozione arriva
sto subendo una lunga trasformazione
che cambierà le mie scapole in ali
ma non credo di voler volar via,
qui c’è tantissimo.

E andavo dicendo tutto il tempo
che anche i maiali stanno male
e nessuno m’ha mai creduto

Ho difeso in battaglia un poeta, un matto, un mago,
mi sono lasciato da mille spade massacrare
e non ho alcuna prova per dimostrare che è successo.
Ai tempi volevo solo che il me stesso più comune e blu
capisse che le percezioni le abbiamo inventate noi,
e perché supera la ragione il bene che vi voglio.

I miei ragazzi trascendentali,
i miei ragazzi metafisici
all’oriente del sentimento
allegri, viola, verdi, magici .
Siete anche di carne ed ossa
sembra brutto ricordarselo
in realtà è un’importante lezione.

Adesso hai lo scettro dello scetticismo
ed è diventato enorme,
enorme.
Eppure danzando lo lascerai cadere
perso in un bel seno di donna
s’infrangerà ed i relitti per sempre conserverai.
È il mantello della poesia
che garantisce alla realtà
una calda innevata esistenza.
Tutto esiste, tutto non esiste,
i miei ragazzi trascendentali,
sono fuori e pure mai così dentro a me.
Tutti e tutte partecipi di quello che sembra un dramma
ed in realtà abbiamo solo infiniti tentacoli
tutti tra di loro incastonati, avvinghiati, amati, amanti.

Come sempre ciò che desideravi come punto d’arrivo
(povere le ragazze mie perdonatemi)
hai poi capito che era un ennesimo slancio
verso un oltre più blu.
Non smetterò d’amare nessuna di voi mai e poi mai
smetterò d’amarvi,
misere mie ragazze trascendentali.
Non è mai stato un peso,
se il mio cristallo viola toccato avete
allora siete già le più belle dame del reame.
Per una volta ancora voglio oppormi
e dir che
pur essendo tutti la stessa cosa,
o ragazze e ragazzi trascendentali,
v’è una grande parte di noi che è il corpo
ed è posto fuori dalla regola,
ed è il bello del gioco.
Ognuno immanente dentro di sè
e mortale fuori da sé
ha costruito nel cuore
un chiostro romanico
ed una pagoda
e da lì gioisce nell’eterno.
Se ti voglio baciare,
l’ho appena capito,
è perché è dolcissimo sapere
che tu esisti.

Dunque ragazze e ragazzi trascendentali miei
sappiate che ogni respiro
viene dal primo vento
ed ogni spontaneità è un’arca preziosa
da conservare fin quando è possibile,
all’occorrenza mi basterà chiudere gli occhi
e nessuno di voi sarà precipitato in un odioso logico
incolore nulla
perché ogni parte destra è una sibilla
con le mani lunghissime
ed a lei ogni volta
v’aggrapperete.

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