lunedì 5 gennaio 2015

Il grande blu

Il grande blu

Imparerò col tempo, e solo
col tempo, caro 先生,
a non combattere
la noia
e la notte
con la droga

Il grande blu,
una tomba sena fondo.
Dalle spiagge brillanti
piccoli arcipelaghi ellenici
si vede il sogno sorgere
e tramontare e sorgere

Dov’è lo spirito?

Lo specchio nero, e noi,
e lo specchio nero di nuovo.

Dov’è lo spirito?!

Lei e i suoi capelli neri
e la sua maledetta infanzia.
Lei è la sua bellezza, per me.
Non cela nient’altro dietro.
È come se fosse un bellissimo
scrigno
contente banalità e vizi
e idiozia
e boredom e raccapriccio
e figure di fumo

Talvolta le ossa si staccano
come capelli sott’acqua

E ora? Togliersi, togliersi,
astrarsi ,
scavare. Scava.

Tu in piedi
a mormorarmi
qualcosa
che non ne chiude
il senso.
Tu in piedi a mormorare
parole complicate
come “morte” e “sesso”

Tu sconvolta testa
piena d’aria di bronzo

Lo squalo longimano
viaggia
e tra i suoi denti
pesci pilota.

Il grande blu
non è nient’altro
che una tomba
senza fondo
apparente



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