venerdì 23 gennaio 2015

Ieri

Ieri

Quanta sofferenza
si sta accumulando
sotto questo lenzuolo di pelle…

Con assoluta certezza
dico che
esploderà

Ancora una volta
knocked down
da cose
che non esistono.

Non piangere, cavaliere,
non piangere, indiano.
È la dura metamorfosi
dello spazio e del tempo

Come quando
una chitarra distorta
riuscì a suonare perfettamente
le mie corde,
muore l’elefante
e muoiono le sue memorie
perse nel demonio
annegate
come mare in mare

La tristezza è una dote
a volte

Difendi
il tuo
muro

Difendi
il tuo
muro

Afrodite
ustiona
i nostri petti,
per lei
è solo un gioco

Ora il monte Vernà
è un barbaro eroe
che si staglia
col suo scudo
di corno e di legno

Morire in una valanga
di purezza
Aspiravo a quei culti misterici
già da adolescente

Ci si deve chiedere
il perché di tutto,
che sia una grondaia
o un guardrail,
non importa la forma
non è mai importata la forma.
Ascoltare
il mite battito cardiaco
di Jennifer
e hai già capito che morirà,
sta proprio in questo
l’estrema e maldetta
bellezza.

Ma mai giacere
inerti,
faremo anche noi
lo stesso errore di Catilina

La pubblicità è venuta
con un’enorme mannaia
ha condannato a morte
noi
e il nostro piccolo regno
di topi
e gravidanze,
e viti,
ruggine,
calcare,
paretaria asfissiante,
calendule.

Crollare dalla cima alle fondamenta
è un privilegio concesso a pochi.
A tutti gli altri tocca una lenta tortura
di cambiamenti e lame,
il demone ha concesso i suoi denti
migliori,
fatene buon uso.

Scopare grigio

Verdad

Uno scheletro nell’armadio
di uno scheletro
nell’armadio
della natura

Sembri esattamente
il residuo nucleare perverso
che sei

Non scherzerò più sull’argomento

Sintetizzeranno anche noi

Siamo o non siamo alla deriva?

Perdersi non lo è realmente

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