martedì 20 gennaio 2015

Funerale Social-Network

Funerale Social-Network

Diventato immaturo
a forza
di chiudersi in bagno

Provare a pescare
qualcosa
di più bello

*

Intanto operai
tendono al piccolo-borghesato
e famiglie
intere
non si riconoscono
nemmeno

L’anima mi guarda,
da un tavolo di ombre.
Mi guarda e dice:
“ Sei tu
il riflesso nei miei occhi,
e non il contrario”

Confondemmo
spade per lune
e il triste mietitore
per un cavaliere

nuovo inchiostro
sorgere
e non risorgere.

All’alba di un mercoledì
provavo a vedere oltre
senza riuscirci
più di tanto

Le persone normali
non esistono,
connotazione
e denotazione
insieme.

Dimenticare
è una violenza
ingiustificabile.
Parlo di noi
che dimentichiamo
noi,
quant’è difficile
e stupido
darsi un tono.

Funerale Social-Network,
e a mano a mano
ci siamo consumati
in un fuoco indiano,
noi termiti zaffiro
distruzione barbarica
stirpe dei lilim
e serpi

Funerale Social-Network
Tutto ha smesso
di avere gradazioni
di colore,
lo stupido galleggia
a mezz’aria
gonfiato
da una fibra ottica.

Sporcare lo spirito

Funerale Social-Network,
sgommare tra via Plebiscito
e via Carlo Forlanini,
mangiarsi i cuori
mentre cresce una coda di scorpione
alla fine della schiena.

Non è possibile
non ammalarsi.

Huxley nel 1957
ha profetizzato
veramente tanto

Nella testa del capodoglio
vivere
d’ossa
e d’età
e di statue di sabbia.
Piegare
lo scheletro
io ali
al momento
giusto
un templio
un clitoride
un templio



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