giovedì 5 giugno 2014

Il terrore! Se l’alba appare la sentiamo tutti la presenza della morte e da questo non puoi scappare.



Il terrore!
Se l’alba appare la sentiamo tutti la presenza della morte e da questo non puoi scappare.

¡ E ci attaccano
comunque !

La presenza
della controparte
reale
delle emozioni
è ciò che ti rende così perfetta.
Senza un limite che sia uno
non c’è niente a cui tendere
e ci sono un sacco di cose
che so ma non ho proprio idea
di come potrebbe essere
il finale.

La preoccupante mania
di suddividersi in squame
ognuna di un colore
diverso
precede necessariamente
la volontà di oscurare
tutti gli indizi
patetici
di verità

È  successo
che il 6 giugno mi è venuta voglia di dire
le cose
come stavano a me stesso

e credo che
se esiste una simile a me
è la mia bicicletta.
Ci si porta schifosamente dietro
il lento e veloce
trascorrere
come adesivi.

Un’immagine di te
nel 2012
che sorridi
e non hai capito niente
l’avrò addosso
per sempre;
un rimorso piccolo
sembra quasi
un angelo con la sindrome di Dawn.
e non mi devo stupire
delle controversie
e dello scacco matto
ad ogni transenna.
Qui dentro
solo il torpore
è l’attimo in cui
non coincide la coincidenza.
Il cielo diventa
colore nei pixel
e i “tuttavia” assaltano
pietre
dritte
un po’ al sole
che si sono volute piantare a forza
nel deserto
dietro Bellevue
a raccontare sempre
il solito nulla
dei campi di grano all’ombra
delle spose bianche e nere
delle asiatiche
di meraviglie colossali.
I fratelli
( e qui lo ammetto)
dentro la Coagulazione
quando il computer è il quarto su tre
e si dormiva
in castelli rossi
distrutti dalla vita.
I crocifissi, non a caso,
scomparvero
lentamente
ma del tutto.

Ora qualcosa dentro
ogni volta che si scuote
io devo piangere
rivolto al contrario
rispetto alla linea di me
e partecipare tutti squarciati in due
alla cena della Signora Oscura
mistico corpo e fica
che in un momento
può farti vomitare fuori
tutta la personalità
che hai
tutti i momenti
da zero a tre anni
tutte le testimonianze
che abbiamo solo pensato.

Qualunque Luna Park
chiude
e ti ci vedi
generazioni
uscite dal Satyricon
quando
lui si stracciò le vene
per coerenza inseprimibile,
l’altro invece
preferì
recitare un’ultima volta
tutta la merda che aveva nell’anima,
farsela tirare fuori
attraverso il cardias
anche a costo di restarci morto.
In sala operatoria
violini come una perversione
David Lynch
e la struttura massacrata
della stanza di tutti.

Il terzo ha insultato tutti
ha pure tentato di scoprire altarini imperiali
ma tanto a lui
non lo ha capito mai nessuno.

Tra poco
il nulla verrà
alato di nero
e non succederà
niente di necessario.

Ti giuro
il coperchio
non sollevarlo mai
non illuderti di sollevarlo
mai

Le ragazze fantasma
in una tranquilla
ombra
non sanno piangere
bene come me.
Dentro la conchiglia bianca
ogni bella figura di vetro
è andata in frantumi per scelta propria
e io le amavo tutte.
“Non girarti” e lei ti muore sulle spalle
mentre cerchi anche tu di guadagnarti
il diritto di essere percepito a priori
ma svieni di continuo perché non la reggi proprio.
E poi io non ce la faccio
a vederti sorridere in quella maniera così commuovente
dalle labbra di tutte
dalle grandi labbra di tutte.
Sei una grandissima stronza
per come ti sei cancrenizzata
nella mia materia.
Io non posso diventare infinito
non posso illudermi di odiarmi
non posso sterminare me stesso
ogni volta che si riproduce controvoglia

Una tortura
in cui tu non devi dire niente a nessuno
perché non puoi
e l’Inquisizione
ti spacca la faccia dappertutto.
l’altra parte dell’oceano
è la tua schiena insanguinata non so perché
e i macellai
non sanno nuotare
e per questo sono violenti con tutti.

In questa maniera
scappatene il prima possibile
con l’alibi
di essere stato,
la scusa di aver voluto
esserci
nello schifo nello schifo
in tutta questa grandissima vena nera
che non scoppia mai.

¡Il terrore non te lo aspetti
ma è ovunque!

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