domenica 26 gennaio 2014

All’inizio del pomeriggio

All’inizio del pomeriggio qualcosa non quadrava come doveva quadrare, le sillabe non le riesco a capire
eccetera… ma che maledizione! Sono impegnato da una vita in frammenti di spazio pieghevole
e piccole dimostrazioni di merdosità esistenziale. Almeno a me, almeno a me, almeno a me manco,
non ci si capisce proprio più niente.
La luce si è divertita parecchio la luce si è rincretinita senza nemmeno badare alle conseguenze
Qualche anno fa ricordo quel cancello verde( per proteggere i borghesi ) che si ammanettava alla sua metà perfetta, e noi no e noi mai!!
Ma perché si è giovani! Ma perché si nasce già fratturati, si nasce già deviati, si percepisce a mala pena la differenza tra l’inesistenza e l’esistenza.
Le età non credo esistano i nomi non credo esistano, tutto è una vacanza che va male, L’Universo stesso è solo il parcheggio abusivo di questo tremendissimo pericolante corpo inscheletrito che bene o male abbiamo tutti.
Quindi ci si lascia macerare dal tempo, ci si lascia triturare dal tempo, le durate vengono calpestate da giganti drogati e mesti.
Poi suonavo il citofono sempre allo stesso modo e tu comunque rispondevi sempre in quella maniera
psico-depressiva che hanno i cipressi o le vedove, e passavo tutto contento dal mondo della muffa a quello della malattia mentale
Insomma
non credo
alle mogli
non credo
a niente
e a tutte quelle concubine schizzate che sorridono da discoteche di plastica.
Perché poi dannazione quelle stanze aristocratiche
si riempirono di sangue e anonima derealizzazione?
Io in te forse vedevo la dignità adolescenziale, la fortuita casualità, i marciapiedi etc.

Si è stancato di ricordare ha aperto i polmoni alle anomalie della vita si è messo a urlare magari muore
Io divento ogni giorno più deficiente e blu. Altrettante fiamme le vedo ardere sulle ciglia dell’esistenza
e poi sì il crollo della testa, sì l’anima imbastita di minchiate, l’edonismo, la meccanica sbeccata delle conseguenze, il partito dell’incoscienza, l’irrisione, per vivere bisogna almeno essere belli.



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