giovedì 7 maggio 2015

Nyuu

Nyuu

Non sarà con lei
che mi laverò nel gorgo marino
e mi diranno “demone”.
È questo il paradiso
a portata di mano
come briciole sparse
e rottami d’androidi

La tranquillità
delfino piumato
che ondeggia
dal suo corpo esce musica,
il capitano è impazzito.

In fondo, il mondo dentro
resta immutabile
e non immutato.

*
*

Tagliando corto con “La Genesi”
spine di istrice
ecco trapassano i piedi
da una parte all’altra
in più punti.
Innanzitutto, vedere.
Pietra.
Sentimento carismatico
odora di stantio però.
Pescatori giapponesi
per millenni
lo stesso ciclo
e nelle risaie
e nei palazzi dell’imperatore.

Tutto si avvilupperà
in un contorto respiro
d’eventi,
uno solo.
È e dev’essere metafisica.
Non è reale.

Tutto questo lo sentii dire
dallo stregone grigio
mentre sfumacchiava robe
dalla sua pipa in legno
e rideva.
*
*

Nel frattempo
un ofiura per mano
giù dal piedistallo
nell’abisso più nero,
una scogliera
con le sembianze d’un mostro.

Era logico pensare ai rettili,
sentirsi tali nel sole,
gocce, plenty of things.

Una testa enorme.

Si sa solo ricoprire di ghiaccio
questa statua nuda che parla
di marmo
di roccia
di vetro.

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