venerdì 5 settembre 2014

Canti dal Mattatoio

Canti dal Mattatoio

Fra meno di 5 minuti sarà cambiato tutto
mi dispiace boys
(la mafia è tutta nel cuore).
Nel frattempo decisi la posizione
in cui doveva essere posto il materiale grezzo
dell’universo dentro la scatolina.
Tutti che pisciano su tutti.

Non scegli mai

Non tenermi

Polifemo in Sicilia
piange da un solo occhio
miseramente barocco
non può farci niente.
Io purtroppo
sto diventando cretino,
ma mi offendi
come se non fossi mai stato presente
quando ci abbiamo nuotato
immensamente bui tutti
in quella follia
che nera
decise di abitarci dentro
come una ninfa

Ricordarsi ad ogni modo
sia di essere pezzi di vetro
sia delle mattine tossiche
dal principio.
Una costola in più
e gli attori,
breve gente
e musica piccola ad ogni loro funerale,
l’altro ieri era meglio disattivarsi
e stringerti forte il braccio sinistro
per comunicarti
l’inevitabile voglia
di non essere riscritti da capo

Attivati i congegni
io preferirò apparentemente
l’apocalisse
quando in realtà
vorrei solo avere avuto
la tua bocca fantasma
il tuo corpo leggero



*


Ma il primo demone
ha mezza faccia bruciata
e dalle vene gli esce fuori
l’oltretomba nero
di un amore
che non può nemmeno avere un nome.

Il secondo demone
è una donna travestita da caos

Perché alla fine
il guanto
per quanto malato che sia
ti calza a pennello

La sacerdotessa
io la amo, non posso farci niente.
È una persona d’argento
in posizione di petalo  contorto dal ghiaccio,
mai stata seria lei
mai l’ho vista vestirsi

L’infanzia nel mezzo
la mia
qualcosa di cenere che brilli.

Il Lunapark chiude signori miei
il lunapark smonta
per colpa della vostra tirannia
e della nostra attitudine
a percepire il fallimento come momento unico.
Il Lunapark chiude, l’ennesimo falso in bilancio
sui nostri cuori
che non assomigliano per niente
alle giostra viola e blu

no non sono affatto sorpreso
in fondo
si vede.
La grotta
un piccolo scavo
con dentro
il verde acqua
lì se non sbaglio
non c’eri tu ma c’ero io
distorto come un’overdrive,
questi polsi non li taglierò.

Se ci avessi creduto
lei esisterebbe

Pioveva poco
quel giorno che ti ho inventata
senza capirti mai veramente

e non oltrepasserai mai
la Porta Ξ
non oltrepasserai mai il fondale
delle mie ossa mal conservate,
i pixel ogni tanto si bruciano
e non vanno avanti

come i matti
davanti a due porte
l’indovinello prevede
che non riuscirai mai a scegliere
quella giusta

Ora devo solo
liberarmi dalle catene
e creare tutto

non importa davvero
seguire la coerenza estrinseca
delle cose
(è l’unico peccato che riconosco)

Ritornerò per forza
dentro il tuo pianeta

Anche Alì se n’è andato per colpa mia

Io in quel momento
ero una donna
una ragazza
anzi
la donna che c’è dentro

la concentrazione
serve solamente
se credi alle cose che vedi,
io non voglio impartirvi
cose a cui non potete credere

Anzi lo dico a te
una volta eravamo una cosa sola
e lo sai
ma ora
c’è un’orrenda creazione
nel mattatoio Bloodmire
che non viene da fuori
ma si è presentata a me
come cuore o anima
solo lei sa di esistere e solo io
so che esiste

al secondo tentativo
dormirò nel tuo letto
e crederò che tu sia out


*


L’albero è cresciuto.

E nessuno vorrà chiedermi scusa
per avermi messo nella scatola

che poi noi dobbiamo anche stare zitti
per non tramortire l’equlibrio?
Ma che equilibrio è quello in cui
diventiamo marci
nella palude?

“calmati!” mi disse quella stessa ragazza
che non mi ha voluto più

talvolta le cose hanno senso
e quindi non ne hanno.
E ora i tropici
affondano
le linee si spezzettano tutte
l’immaginazione diventa
un’aggressiva soluzione
di discontinuità

Il mondo va a pezzi
solo perché noi andiamo a pezzi, o no?

Tutti dobbiamo avere un motivo.
Mano a mano ti scordi di te

Ringrazio l’ammoniaca
per tutte le cose che ti fa sentire.
Io in ogni caso mi convertirò più spesso del previsto.
Il pinguino ti guida
verso una verità di ghiaccio
così vicina a te
da farti svenire

Il vento
mi sta mangiando un ginocchio


*


Il Vietnam
galleggia ancora
è tutto finto
è tutto finto
Ve lo dirò
ad una conferenza dal titolo
“IL PANICO: Consigli
su come vomitare
il diavolo che abbiamo dentro”

La donna che c’era all’angolo
una trentenne che mi ha smosso
più o meno qualcosa dentro

Crolla quasi ogni palazzo
nella città di fumo
in nulla divertirsi
in acque di spasmi vergognarsi
sulle vette meno alte a guardare le più alte,
ti ripeto: credimi quado ti dico che i maiali stanno male

Alla luce di questa mezza scolopendra che siamo
io non ho più voglia di scoprirmi,
la parte ombra macella a fantasia
pezzi di me e nemmeno so quali.
Qualche volta
ho provato a capire cosa c’era dietro Maya,
forse un essere veramente me e te
in un unico componente grezzo

Le buttane sotto il tavolo
danno il meglio di loro stesse


*


Il mondo deve morire
Il mondo deve morire
Il mondo deve morire
povero quel mondo che doveva
morire

e la finanza contempla solo numeri,
rimangono piccoli dimessi spettatori
di povertà incontrollabili.
Su di loro la tempesta calerà
e il fuoco sussulta l’ultima volta

Guardali…. Quelli sono Falchi.
Alimenteranno la violenza
con la violenza
e fumeranno il tuo fumo

L’Amore è il dio più bastardo
non tanto per le conseguenze
ma per le patetiche successioni d’eventi

Il vento fluire con
la mannaia brandire contro
e sperare nel sangue

Tiepidi corpi volano
dal Vulcano in poi
si sguinzagliano le urne cinerarie
del concetto di “crescere, dissiparsi”

Ombra scappa in vie indiane
e si nasconde nel barile della psiche

Pregherai il tuo coltello pulito
e seppellirai te stesso nel Cymraeg
a perenne memoria
del furto d’ossa cristalline
(come una piuma che affonda
In benzene senza piombo)

Un corridoio di allucinazioni
solamente allucinazioni
e da considerare
questo vivere di fiamme

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