venerdì 12 dicembre 2014

Canzone per una follia

Canzone per una follia

Tutto ciò che è rimasto
è più del ricordo

Nella fattispecie,
ripenso
agli amori omosessuali di Proust e
 chiudo gli occhi

Lo scandalo,
ecco cosa diventa l’anima
se a lungo andare
l’hai legata
al filo astrale argenteo.
Scandalo diviene
il tuo corpo stesso,
la maniera in cui
percepire il sesso o l’amore.
La perversione
tutto sommato è un bene,
più di quanto lo sia
la madonna di Medjugorje.

Per questa brutta cosa che ho scritto
chiedo scusa solo alla corona di fiori
da cui sono uscito

Di certo però
è tenera
e di seta
l’idea che ho creato
ad hoc
per vederti.

Come dissero i mistici,
il fumo che esce
nella sua forma
non ci ritorna.
Col vento
vecchi proverbi giapponesi
cadono nel dimenticatoio.

Come dissero i mostri,
ti perderai perché ti sei già perso

Lo scheletro, è fradicio;
la parola, inutile,
in quanto anch’essa
una forma idiota
per un contenuto infinito;
il colore blu, invece,
nasconde troppe cose
molte delle quali
inconcepibili dalla mente

Eh sì, la Sicilia.
Ti ci puoi smarrire
ed è facile coltivare erba

Ma il cuore,
ridotto ad un kanji da quattro tratti,
irrecuperabile
in quanto
impossibile
afferrarne
l’essenza ultima.

Le dita non riescono mai.
Il cunnilingus,
al contrario,
è il modo migliore
per fondere
2 membrane
altrimenti
a tenuta stagna.

Ed ero sull’orlo
del nulla omicida
con un airone parlante
ed un paio di sandali molto comodi,
e lo stesso non ho capito nulla.

La scelta di autodistruggersi
parzialmente
e di navigare dentro sé
è illogicamente giusta
e allo stesso tempo
insopportabilmente
liberatoria,
si è disposti
a diventare
sciamani
con maschere terribili
pur di non guardare
il videogioco
della nostra miseria umana
d’oro brillante.

Se almeno non ti avessi vista
così azzurra
in Agosto,
nemica delle tue amiche
perché tanto cretina
quanto irresistibilmente
coltello
per tagliuzzarsi un’anima
di incomprensibile
tessuto
quasi liquido

Quell’estate
ho corso
ho partecipato a litanie
e riti di magia nera,
ho baciato,
ho leccato.

Il cuoco koreano
prende una seppia ancora viva
e la taglia in due.
I tentacoli si agitano
senza potersi esprimere.
Questo è l’ennesimo
simbolo,
questo è l’ennesimo
correlativo oggettivo.

La verità è che la Mafia
è indistruttibile
in quanto
metafora proiettata
dell’avvenire animale
di noi.

Tutto ciò che è rimasto
sono i ricordi

Ovviamente,
deviata è la mente
e quindi
deviata
è la creatura
che partorisce

In un concorso di bellezza
un tossico si alza
si sveste
sale sul palco
e prega la sua mascella
di fermarsi.
Questo è per me più bello
di qualsiasi miss
dal seno più gonfio
dei colli agrigentini

Cara,
oggi ho voglia di spaccarmi
la testa con una mannaia,
lo farò vestito elegante
come un cavaliere.

Non è la faccia storta
il problema,
non è il volume d’acqua
che fracassa
il petto
il problema.

Ho ascoltato
le parole di una gazza ladra
più di quanto abbia ascoltato
il tormento
del samurai dal ventre stracciato. 

Nessun commento:

Posta un commento