giovedì 17 dicembre 2015

Tanto per non fare dietrismo

Tanto per non fare dietrismo

Scolpirò di spalle
te o l’universo
girato di spalle anch’esso
****

Altro tempo trascorso
a mangiare tempo
mentre non è realmente passato nulla,
voglio ancora fluttuare, patire.

Ricorda,
chi grande è stato
aveva solamente un gran bisogno
di sentirselo dire
fuori dalla testa,
vale tanto per Carlo Magno quanto per Rimbaud.
Confermare il sospetto
nell’altrui lode.
Dopotutto, avresti tu il coraggio
di dire di sì al solipsismo, al sigillarsi
chiusi in un mondo senz’occhi?
Non è che l’esistenza è a priori
confermata dalla luce che su di noi
riflettendosi
ci rende visibili?

Dal muschio si è dilatato
un certo alone di fuoco misterico, siamo o non siamo?
Ed un ruota alla quale
incatenati
e stiamo correndo troppo lontano
nel giro di breve fiaccola
e il contesto e il cotesto scompaiono
lasciandoci vittime
di un incompleto e frustrante nirvana

Ordine! ORDINE IN SALA!
urlò un mistico
vestito da direttore d’orchestra.
Così tutti s’apprestarono
a disporsi
per come lo si riteneva appropriato,
ricostituendo un ordine dunque
basato sull’intrinseca spontaneità anarchica
dietro ai volti, agli stomaci, alle schiene.


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