sabato 6 luglio 2013

L’ignoto miserabile delle nostre serate.



L’ignoto miserabile delle nostre serate.

Disorienteremo i nostri contorni in cerca dell’oriente
e del sole.
Quando poi l’onda impazzisce
capiremo che stiamo solo vivendo il caos e altro non si può fare.
Chi è che ci controlla o ci dipende?
Ci sono momenti in cui pensi alle volte di illusioni,
e così, emozionando le nostre direttive un po’ occupiamo l’ignoto miserabile delle nostre serate.
E poi si va anche contro l’inesistenza del tempo,
bisogna darsi una mossa bisogna darsi spazio.

C’erano le tue mani a dislocarmi la pelle
e io idiota pensavo nel frattempo a quanto non continuo a ricordare
il sole bestemmia immensa nel blu.
Nessuno supera il confine dell’egoismo
nessuno rimane dopo questa impolverata miseria di lacrime
nessuno scopre le parti schizofreniche di sé fuori di sé .
Solo, le sovrapponiamo in ali di caleidoscopici occhi. Teneri.
Oltre le parole piccole che dite, oltre l’inutile regno tattile,


malpensanti nel bene a vicendevolmente attratti dal male.
 

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