sabato 20 luglio 2013

Frattanto.



Frattanto.

Ci si sommergeva
di nero
e ne ballavamo,
il giorno dopo
c’erano solo scheletri

I combustibili
usati
vi generano la messa,
mi rendo  conto
della centrifuga
inversa,
avevamo cominciato
il grigio
ma chi non si tira indietro?!

Mi ricordavo
certe
lenzuola
che camminavano alla giornata,
e non potevano smembrarsi oltre
e tramandavano
l’autodisciplina alla sopravvivenza,
poi mormoravate
cantilene negative
e distruggevate
pacchetti di sigarette vuoti.
Volgari,
come il vostro corpo.

Nel frattempo
avevo paura
di legarmi,
osservo attentamente
il significante
di certi rituali sociali,
m’immagino come sarebbe
se esistessero
i motivi,
tutto si volterà.
La dittatura mi vuole libero,
la dittatura, dico.

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