martedì 3 febbraio 2015

Skezo

Skezo

Non si è spento niente

Non si è spento niente

Scherzare sulla propria felicità
è un valico.
Gengis Khan grande
vieni e abbatti

お化け物  を
今 見えている

Scappavano scappavano
da Tokyo o da Osaka
le genti
ed è chiaramente un mostro
quello che li divora

Eppure confesso
che mi sono morso la lingua
per non venire,
un triangolo bagnato
splendido
e io sono l’immagine idealizzata
che ho dentro

Non si scappa,
è un cerchio perfetto
disegnato intorno alla luna
e uccelli sacrificando divinità
stridono come matti urlano,
è qualcosa che vive,
la puoi toccare, la puoi sentire

Una mano solca
disegni infiniti
su un fianco
è inspiegabile bellissima
sensazione
di eccitazione interiore

Alcuni vestono nero
e nella pioggia
paura
non rimangono a dormire.
Altri, resi scheletri,
appassiscono e fioriscono
nel medesimo istante
come magnolie viola

Sforzarsi di togliere l’armatura

Ecco il pianoforte,
piangerò e non morire

Si piega il suono
ora è molto più simile
ad un umore,
è pur sempre filosofia

Skezo
Skezo

Oppure ossidarsi
diventando
statue

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