domenica 30 novembre 2014

Queen Street

Queen Street

Qualcosa che arde
lentamente.

Lei è
daze,
夢中,
perfezione
già corrotta.

Heron vuole
stare seduto
vicino ad un laghetto
e diventare
la scala di variazioni del blu

Un gabbiano,
fermo,
imperatore.
È il triste
ticchettio
delle ciglia
degli altri

Canne fischiano
nel vuoto
un rumore,
natura.

Tutto successe
in una parziale sera
per Queen Street:

-Seduto vicino
ad una strega rossa
con un trucco sfumato,
blur,
distrutto da lacrime.
Fumava
e io le rollavo accanto.

-Tre operai gallesi,
uno ha una chitarra
ma non ha più la vita.
Chiedo loro un accendino
e in cambio vogliono qualche tiro
della mia sigaretta
che ritualmente
si passano
l’un l’altro


La lingua
è la cosa più vecchia che ci è rimasta
e
dovremmo
commemorare
più spesso
gli Indoeuropei
morti
e nati
per portare avanti
la mitologia dell’esistenza.

La borghesia qui
adora travestirsi
da Vanity Fair
e molti ribelli
ora corrono

Un tempo, poi,
cadde lo scudo
di fronte alla finestra
e vidi per la prima volta
un campo di grano, biondo.

Un nigga con i capelli
del principe di Belair,
una folla invisibile
per lo più.
Mentre modern slutty pompon girls
si esibiscono
volgarmente
un signorotto idiota
calcia una lattina di ferro
per compensare lo schifo che ha dentro.

Su un’isola io ed Eddy Gordo,
e un narghilè.

Poi Kevin prese l’ukulele
e cantò la notte,
il sesso con la morte,
il paradiso hawaiano,
e cominciammo
a diventare il mare

Mi sono perso, devo ammetterlo.
È terrificante
come distorcersi
un ago
in bocca
e piangere.

La prima puntata di Streghe

Faern
la fotterei
forte

La vecchiaia

簡単



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