martedì 1 luglio 2014

L'Ammasso pt.1



E dissero

E dissero
che siamo fatti di pietà per le brutte cose.

Sotto il cielo
si ergeva il colosso
un mega-ragno tutto marcito all’esterno,
una colonna poco titubante di soldi,
che odio!
E tutti a fargli la corte e tutti a strafarsi a corte
per un po’ di bordello su nel cervello.
Io invece ero tempestato
e da sotto mi sono spaventato parecchio.
Tasse, miserie ladre, i poveri non hanno niente a che fare
con la tristezza né con l’infelicità,
siamo tutti incatenati allo stesso ventre rancido e lo sai.
Sotto il cielo si ergeva
L’Ammasso,
nero pieno di bozzi con facce tristi appena appena si accorgono del non-destino,
una torre infinita di sofferenza
che tanto non passerai tu,
e mentre gli altri più in là si sbudellano a manate
per poter prendere in mano il bastone del più forte (che in realtà si scopre è il più forte per  davvero)
 anche io chiesi al Trans “ quanti anni hai?” speravo meno di me.

Tanto così dal rimanere fermo a vita
a contemplare l’immaginazione
giuro che nel Cyber spazio pagherei un’infinità
per vederti fuori dai miei occhi,
giuro che non ho più niente di simile
all’acqua
chè un tempo tutti eravamo tutto.

“Passatemi l’Arsenico e un sitar, voglio farla finita così”

I maiali
scrivono
vivono poco
e la loro felicità dura un nanosecondo
(che però poi si scopre è una vita)

Se ti tagli da lì
i ministri verranno a farti la predica
perché stai facendo perdere il senso a tutti.
Se ti spezzetti in tv
qualche giudice la sa già lunga su di te
più lunga che te su te stesso all’incirca già morti da un pezzo
con le tombe cucite sulle spalle
e i corvi all’ordine del giorno.
Io sono morto così tante volte

Un piccolo spillo tutto attorcigliato su sè
mi ricorda la coppia che per fortuna non abbiamo mai avuto il coraggio di essere.
La sfinge eri e la sfinge rimani
un secolo con le ferite infettate dalla sabbia dell’Etna
(ricca di sali minerali) ,
in una medina per un’ora circa
ho visto tutto il sole che mi sarebbe bastato
e il caos serpeggiare ovunque,
la felicità è stata capita per qualche secondo poi
più niente

è un notturno di falsi dei
è un notturno di falsi dei.
Ogni pubblicità gioca sullo schifo
che ti vogliono piantare dentro
e la donna blu bellissima lei
la cosa più bella, la cosa più adatta,
appassisce di colpo, si ammala, muore in un paio di giorni
e tu che ce l’hai nel corpo nemmeno te ne sei accorto!

Non diventare la scolopendra di turno
che passeggia sulle labbra dell’insonne.
Non diventare l’incubo rinchiuso nei sotterranei di Slumberland.


Nessun commento:

Posta un commento