sabato 11 luglio 2015

I brutti.

I brutti.

I brutti.
Escono fuori bloccati
in un fulmine
a metà
tra la verità ed una tomba.
Non puoi sapere fino in fondo
nè la forma puoi scegliere.
Tritiamo, ed ecco che si accende
un orrendo spasmo di presunta serenità.

Prendendo in analisi
non solo
il peccato,
ma le sue ripercussioni
al di là del tempo,
pensiamo.
Dolore dal quadrivio
le prostitute ammattite
sillabano nomi
d’indecenza romana,
è vero quello che dicevano i post-moderni,
il linguaggio è il mondo.

Naufrago.

Perché ciò, il fiume,
il monte Tagliaferro?
Cos’è che accorda e ricorda
tremando,
se non questa stracciata
memoria
che sta digerendo tutto?

Lo vedete….
Anche Virginia,
ammattita dall’orrore,
cedette.
Quando Walter Pater scrisse
e Oscar ascoltò.

Il sesso ovviamente fa paura,
veramente paura
ai più stolti.

Immagino
quindi vedo
la Contea,
le lacrime di bronzo
delle statue
in fiume
noi accoliti
disobbedienti
della metafisica.

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