martedì 11 febbraio 2014

Una finzione



Una finzione

Smetterò più o meno
ricorderò più cose
magari mia moglie
suicida di Lexotan
non lo saprebbe

le percezioni si sporcano,
le meraviglie colossali
e neanche la luce
è venuta
da noi
oggi

Fu tutto una mega-immagine
che voleva solo essere
sverginata dolcemente
o un notturno strano
rituale di colpevoli
e transessuali e sfortunati

Ho anche smesso
di preoccuparmi
la cura del buio
fa il suo effetto.
La mietitrice
va avanti
su inchiostri viziati
e gli incubi non ce la fanno
a prendere il volo,
finte scenate e nient’altro

Ermetica si è chiusa
in un vuoto leone di cera
nessuno la prenderà per il culo.
Ogni notte non c’è mai
il senso di starsi ad ascoltare
chiunque crei qualcosa
morirà dopo un po’
e tutto
è una fottuta
nel posto sbagliato

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