lunedì 1 giugno 2015

Momento presente 2

Momento presente 2

Noi comune
dalle ceneri del municipio
si schiuderà probabilmente
l’ennesima fenice
d’egoismo e noia
se proveremo
a riprodurre
quest’anarchia in provetta

A questo punto l’Emerald Weapon
nuota inquietante
nelle profondità,
la Ruby Weapon
vaga nel deserto intorno a Gold Saucer,
abbiamo visto lui
impazzire
ma riprendere il controllo
proprio all’ultimo momento.

Sai, come un totem
d’ossa umane,
certe volte ho paura.

E la katana
che taglia e tutto
subito s’infetta,
oramai questo fiume
di simboli e segni
da me nasce
in me scorre
in me sfocia,
e tutto un grande movimento
interiore,
interiore e basta.
Tutta via nel processo creativo
incatenati, per così dire,
ammanettati
ad una metodica
percettiva, ellenica,
materiale,
di dover dare
forma plastica
al grifone immaginato
inesistente
dunque esistente.

Come alici in un barile.

Ogni contea
si becca la sua tirannia
prima o poi.
Infatti,
gli amici adesso navigano
dentro ad un fantasma
giocando a “Pari e Dispari”
con Gesù Cristo.

Che farne dunque
di questa bocca tentacolare,
buchi pulsano ancora,
diventare impersonali
grammaticalmente
allorché l’alba arriva
tossica
cavaliere inesprimibile
anch’essa
in una nebbia azzurra

Ancora mostri,
grandi immense fauci
e nello stomaco
sembra ci sia addirittura
un’altra dimensione
di sangue e occhi,
ancora mostri,
mangiucchiano
l’altare della psiche
proprio al momento
dell’evocazione.

E si va dunque
reprimendo in continuazione
come fa un ferro da stiro
sulle pieghe,
cercavamo di spegnere
con la lingua
un fuoco allucinante

Schifosa carne tritata
e un sugo pronto orrendo,
è tardi.

Massaggiare
intanto
la pietra
della lapide,
non vi è motivo.
Così sull’albero maestro
gogna
allucinazioni
ghiacciai,
non vi è motivo.

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