lunedì 26 agosto 2013

Sviluppo



Sviluppo.

Fermami l’immaginazione
ma in realtà lei è l’unica cosa che mi rende reale
Non avrei mai voluto pesci annichiliti
con pinne grigie,
non li volete nemmeno voi
ma la vita vi rende adatti alla merda.
Sei hai coscienza
di certo il cinismo.

Io amo tutta questa psichedelia
di disconoscenza,
me ne rendo conto a brevi respiri.
Ma.

Devo partire.
L’amore
mi complicherà i traumi
e i traumi stessi
hanno capelli sempre diversi
e così
mattoni e argilla
e ciglia
si confondono
nei vortici dell’odio
o amore traslatosi e inmarcitosi

Lei non ha fatto altro
che essere creata da me
come una maledizione
o come una scusa
per essere maledetto,
in realtà non esiste così.
Si dondola in meandri
Viola,
regina di inevitabili tragedie
di sociopatia
e ruoli scaduti.
Insensibilità al limite
si rosicchia la mia freschezza,
germina su di me il male
e quindi che ve ne fotte.
Meraviglia di sesso idiota
e mi è rimasto incompiuto
il senso di odio
e di vergogna
e di veleno.
Atroce si partiva
dal regno della muffa
verso una borghesia part-time
accompagnata ovunque
da vegetali e cattolici fanatici
il viaggio era abbandonarsi alla libertà
e al vicinato molesto che è il mondo,
e ritornare qualche volta più bambino
e riflettere.
Poi ovviamente
non c’erano che tremori
seguiti da dita,
seguiti da non sguardi.
Il divano un giorno ci avrebbe assorbito
nel blu cotone. I tuoi occhi si rivelarono tremendamente
vuoti e superficiali,
vorrei averti fatto del male
e non averti assunto nel cervello
come insieme di banali pixel che odio e sogno.

Infatti,
l’immaginazione
percuote il senso
e lo colora a tal punto
che vedi solo lo squillo imperterrito
della luce diversa,
e ti si squilibrano le lame e le squame che hai dentro
mentre nella commedia
ci si macella in continuazione
contro le punte immense dei rapporti.
Ovviamente i gelsomini fuori
non pretendevano nulla.
Così la vera realtà di neri
scompare,
non si vive se non un contrasto.
Rendendo folle l’universo
si scopre la perfezione
inesistente masso più che ultravioletto
e ci si può liberare per qualche tempo
della pelle metallo
e della ruggine,
ogni male si scopre nudità perversa.

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