Della morte che hai dentro, invece, sii pago.
Soffrire è come
amore d’un colore violaceo e lilla.
Soffrire è come volare, come aver volato.
Ed eri di nuovo tutta azzurra
-la monocromia è un pegno di sincerità-
circondata da astri immensi o da simboli
li guardavi da un rosso deserto
e piangevi ed urlavi ed eri però felice.
Invece tu con la bacchetta in mano
davanti allo specchio
aspetti che qualcosa si realizzi,
o sacro speziale, mago, arcimago.
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