Nell’attesa il diavolo si ferma
Altri pensieri
aristocratici
impegnavano la mente
poco prima che i vecchi compagni
arrivassero
a distruggere ossa
di finto-vetro
Ascoltando gli Smiths
stomachevole fuoco
e ci si addormenta.
Sì,
la collina è quella,
la zona industriale
riempie
le corte gambe
di una timida indecenza
E affari caotici,
se non altro
non digiunare
Le gengive
si stavano sfaldando
in frammenti
e il ghiaccio teneramente
si scioglie
dentro la caverna
E noi agitati
uomini da battaglia
corriamo per praterie
senza spade o scudi
Finire l’incontro
da soli
da soli
da soli
Nel’oceano
vagabondi
non assoluti
e grazie tante.
Il cuore cade
mentre io cado
allo stesso modo
parte
dell’avvenire
perlaceo
bianco
intravisto
dietro le corde dell’arpa
Conesguire
e quindi
straripare
e partorire
per emanazione
il mondo
lucertola
con infinite squame
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