Poverissima taverna
Misto
di Necrofilia
&
Disagio ultra-post-liceale
negli
anfratti è rimasto poco
Di
noia e di luce
ho
sempre vissuto
o
nella gelosia
di
certi serpenti
ma
di che si sta?
Antenne
paraboliche
meglio
morti
è
borghesia è borghesia
naturalmente
le
mode a destra
le
anime non muoiono mai
di
ottimismo
in
meste navi
cerca
la perfezione
cerca
le poetesse maledette
muori
di realtà.
Essendo
assente mi ritirai
nelle
fornaci dell’istantaneità
tra
mandorle e persone andate a male
un
po’ di plastica
Oh
in quel bagno ritornerei
all’età
azzurra
in
cui niente è niente
e
sicuramente tutto
Da
lì rivedo anche
una
sorta di vecchiaia
malriuscita
e malinconica
di
cinematografi grigi
di
estati quasi meravigliose.
All’indietro
dietro di me
un
covo di ubriachi e tossine
forse
è meglio derivare
forse
è meglio l’ironia
Ad
ogni mentre corrisponde
la
stessa tetra elettrica luce
e
sul fondo si vive
di
eucalipti e savane spente
Persino
io ascritto quasi ladro
persino
lei come il vaccino di troppo
o
la pedofilia a gratis
o
la verità
Mi
sembrava strano
morire
d’asfalto e di sensi
e
dipingersi di vernici metallizzate
e
starsene in coma
a
criticare l’amara spiaggetta
che
c’è
dentro
di te
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