All’inizio del pomeriggio qualcosa non quadrava come doveva
quadrare, le sillabe non le riesco a capire
eccetera… ma che maledizione! Sono impegnato da una vita in
frammenti di spazio pieghevole
e piccole dimostrazioni di merdosità esistenziale. Almeno a
me, almeno a me, almeno a me manco,
non ci si capisce proprio più niente.
La luce si è divertita parecchio la luce si è rincretinita
senza nemmeno badare alle conseguenze
Qualche anno fa ricordo quel cancello verde( per proteggere
i borghesi ) che si ammanettava alla sua metà perfetta, e noi no e noi mai!!
Ma perché si è giovani! Ma perché si nasce già fratturati,
si nasce già deviati, si percepisce a mala pena la differenza tra l’inesistenza
e l’esistenza.
Le età non credo esistano i nomi non credo esistano, tutto è
una vacanza che va male, L’Universo stesso è solo il parcheggio abusivo di
questo tremendissimo pericolante corpo inscheletrito che bene o male abbiamo
tutti.
Quindi ci si lascia macerare dal tempo, ci si lascia
triturare dal tempo, le durate vengono calpestate da giganti drogati e mesti.
Poi suonavo il citofono sempre allo stesso modo e tu
comunque rispondevi sempre in quella maniera
psico-depressiva che hanno i cipressi o le vedove, e passavo
tutto contento dal mondo della muffa a quello della malattia mentale
Insomma
non credo
alle mogli
non credo
a niente
e a tutte quelle concubine schizzate che sorridono da
discoteche di plastica.
Perché poi dannazione quelle stanze aristocratiche
si riempirono di sangue e anonima derealizzazione?
Io in te forse vedevo la dignità adolescenziale, la fortuita
casualità, i marciapiedi etc.
Si è stancato di ricordare ha aperto i polmoni alle anomalie
della vita si è messo a urlare magari muore
Io divento ogni giorno più deficiente e blu. Altrettante
fiamme le vedo ardere sulle ciglia dell’esistenza
e poi sì il crollo della testa, sì l’anima imbastita di
minchiate, l’edonismo, la meccanica sbeccata delle conseguenze, il partito dell’incoscienza,
l’irrisione, per vivere bisogna almeno essere belli.
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