Iceberg, primo movimento
C’è stato un momento
che si ripeteva di continuo
Peter
Gabriel cantava “…. And all this time
has
passed me by, it doesn’t seem to matter now…”
e m’immedesimai a tal punto nella sua voce
da vibrare con le sue increspature
trasformando la mia pelle in oca d’argento
Cadendo morbidi da un acquedotto romano
come piume tra le nuvole,
fatti consolare da parole di fango elementare
senti il peso della mia bocca sul seno?
C’è un mondo dentro una sola pagina.
Un gesto che è assolutamente creativo
nel dare vita a forme
prima che a immagini e concetti
Talvolta si è stambecchi impavidi
impaludati dentro frasi che sono caverne
collegate direttamente
alla rete dell’inconscio più automatico,
derivando dal mito sepolto dentro e dietro la carne
un Logos innanzitutto
che servirà a trasportare i morti
dal fondo alla superfice dell’iceberg
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