La Papessa, mai tanto mi riconobbi
in qualcuno come in lei.
La torre, la sommità della torre che esplode,
la temperanza.
Poi l’imperatrice troneggiava assoluta,
gli amanti dovevo diventare
e tu m’augurasti le stelle,
lo storace brucia.
Siamo vivi e veri di questo sarò sempre grato.
Adesso hai una forma più flessibile, meno intransigente,
ti riunificherai
ti dovessi pur spezzare
ma ti riunificherai, mio caro.
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