Ultima poesia per Mighty Max
Finalmente sono di nuovo
me stesso verde.
Non ho molte paranoie nella testa
L’anno scorso
mi sono distrutto
un cervello
“Doppia-aggiuntina… e chi se ne fotte!!
Tanto ne abbiamo un bordello!”
Eheh
Poi ho visto
un’Audi A4 d’argento
dove la schizofrenia e il terzo mondo
tiravano pompini al sultano,
e gli indoeuropei dispersi
nel sud dravidico
chi se li ricorda più?
Ogni tanto
mi cadono le costole
Mettiamo le mani nel caos
casomai riusciamo
a controllarlo,
è un tentativo fresco
per non diventarci
degli automi.
Ultima poesia per Mighty Max,
vorrei proprio la mia vecchia tv anni ‘90
e le case di plastica
e le fughe brevi
e gli alberi al centro
In fondo ho quattrocento
ore di cose blu e appuntite
che mi ballano dentro
Tu gli infili la mano
e la esci tutta bagnata,
come il Golden Virginia verde.
Un’ottima annata
è stata quella
della perversione
e dello scandalo,
ho ritrovato qualche pezzetto
dei significati tutti
Ora vi dico
che mi voglio sgretolare
per un po’
ed inclinarmi
Non si ha più notizia di nessuno
Nessun commento:
Posta un commento