Oggi il rosso è rosso
e il blu pure
ma siamo così scheletri da farci pena
E poi dalla colonna si svestiva una donna
preraffaellita mai nessuno l’accettava al riformatorio.
Si si si era la porta giusta per la via della carne
per la via della carne e del disgusto facile.
Come carezze drogate si sta si sta non si sta
e quello sì che è un disadattato!
Fra cinque anni assomiglierò al cielo
e al cimitero sotto quindi sarò migliore o peggiore.
Ti tenevi da sola, in fondo!
Meglio che le mani le nascondiamo nell’alluminio di questi
cuori
che sembrano vermi romantici.
Dalla finestra ballano in tranquillità
schifezze ed elettronica forte e cerebrale
Essere è tempo
A lei mi sembra di dovere un po’ più di rappresaglia
sentimentale
A lei credo darò i frutti della rivoluzione ma non
dell’amore
che poi si dà tempo al tempo e le ossa le sento crollare
tutte d’un colpo
o per lo meno immagino sia così.
Come un angelo suicida
ci si bagna per lo più di sangue
e non vedo altro
che feccia radioattiva
e disagio esteriore
e nevrosi più che meccanica
e psicologie da far paura.
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