Ossa
Braccia piccole
intorno a me grosso
ed erezione,
era un po’ che non leccavo un orecchio
Io come King Lear
e lei finalmente coerente e snella.
Scaturiranno fiumi
dal mio corpo morto,
Scythe,
e sotto i pini di una fanghiglia etnea
il sole tramonta
così presto
è
ancora.
Una foglia rosa
larga
abbracciare
Liberarsi di questa odiosa
idealizzata presenza
metafora ghiacciata
di una stanchezza sbagliata
e a priori
Come dentro ad un ring
ci si scanna
anche oggi
Sotto il cappello
nascondi
le catene
e sfogli un quotidiano
e non ti importa minimamente
dell’oceano
nel punto
in cui è sinceramente
blu scuro
心 と 骨
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