An Ending:
È finito l’atomo
dentro di noi
un club favelas e troie
è il tuo senso di
colpa Payne
che ti spinge a farti
del male
e lo sai.
Il tempo e io con la
mia anima
amo dall’interno,
si vede solo la
collina
e dio un po’ sporco
non si sdraia davanti
al sole (per questa volta!)
L’albero gli si
drizzano dentro tutte le cose che pensa.
È stato. Una piccola
prostituta scadente
è lei che cerca di
adescarmi. No, non è un trans.
Ha piovuto di nuovo.
Scado.
I tentacoli nemmeno
li vedi muoversi
che già ti hanno
avvolto tutto.
I marinai pelle di
sale e Sine Lead
un luogo mentale come
tanti
un universo
dischiudibile solo oltre il suono.
Eccoti. Non bionda.
Intenta ad autodistruggerti
e ad innescare le
bombe-scheletro dentro di me
dopo Agosto.
E eccita l’idea di
sbattersi
e di cadere male
e
dell’annientamento/macello
quello nella piazza
oltre il portale per
l’inferno nella metropolitana.
Ho temuto di
esplodere,
vorrei esplodere.
Dovrei rassicurarmi
del terrorismo
e dei passamontagna
del Comando Sombra
Tu, una volta l’ho
leccata. ¿O no?
È idiota spargere il
proprio corpo
giù dall’argine,
i grillitalpa lo
mangerebbero tutto.
Il mio cervelletto in
un luogo
di viola shocking e
pietra lavica,
è colpa sua.
¡Hanno preso Baldur’s
Gate!
¡Hanno preso Baldur’s
Gate!
Tanta mitologia andrà
sprecata nella cenere
sulle pendici del
Vesuvio un sacco di lacrime.
’71 e acidi e
Inghilterra.
In cubetti di
ghiaccio
intrappolati forse
volontariamente
o forse queste cose
non si devono insinuare.
An ending
conta molto di più di
quanto possa sembrare,
regali non te ne farò
a prescindere.
Ho in mente il
destrutturamento
di una componente
quasi totalitaria
non fluida di eventi
e percezioni soprattutto percezioni.
Navigare
nell’angoscia del Gorilla di fronte al fulmine
nella faccia
–vaiolo-luna lei non ci ha mai chiesto
il vaccino per la
cura del blu.
Il numero 2 non
fateci troppo caso
il paranormale fa
comodo all’economia del sistema vita
e perché dunque non
effettivizzarlo?
La testa si aprirà
come gambe
il bosco casa del
Maligno
il bosco casa del
Maligno
Satana non è poi così
male
gli anticristi mai
crocifissi
non sono poi così
male.
Che bella metonimia
il dolore
soprattutto se più
che vero è falso.
Una percezione è la
zampa dello gnu
avvelenata dalla
bocca schifosa del Drago,
un titano non piange
non gliel’ha insegnata nessuno
e la nostalgia e il
regno del Caos.
Un cielo di Carnage e
vene strizzate
noi non avvolti di
noi
non complementari di
noi
inzuppati nel fainomai/sangue
è tutto l’apocalisse
nei minimi dettagli
è stato tutto la fine
se così si può definire.
Il verme nidifica
cosce di lusso
il suono è più
importante dell’immagine sensibile che può verificarsi dopo.
Toglierò il meno al
numero
ma niente si soddisfa
di niente
niente esiste di
niente
Il piccolo figlio
abbruttito di Maya
come un Indios con 3
occhi e l’arco di latta
ha tutto lo scibile
riflesso in faccia
nella foglia di fico
sconcia
sulle tue intoccabili
grandi e piccole labbra.
La salamandra grigio
chiaro
rossa nella cresta e
negli artigli
si muove a tempo col
nulla verde,
il rom del V secolo già sapeva saltare il
cancello appuntito
meglio di noi .
L’esplosione del 1883
colorò di rosso il tumore di Gaia
noi testimoni mai
vissuti della mega-maciullazione del tempo sul tempo.
L’occhiolino sguercio
del cadavere
troppo tardi per non
coglierlo.
Guardandoti
masturbarti nella tana della follia
non ho capito molto.
An ending per
Calsifer
state tutti muti
state tutti muti
chè il veleno non è
così diverso
dall’antidoto
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